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Parliamo un po’ di garantismo?

 images Già, il garantismo, parola-simbolo, anzi, parola-concetto che per gli uni significa attenersi strettamente al “politically correct”, anche troppo, e per gli altri, anche se non lo dicono, è una sorta di bestemmia. E proprio qui sta il nocciolo vero della recente campagna elettorale, il lato oscuro dove Salvini si è immerso per esorcizzare le paure dell’italiano medio e non: estremizzandole, ovviamente, com’è costume della Lega, ma il dato oggettivo c’è e non si può negare.

  Nomadi, criminalità micro, medio e alta con protagonisti spesso non italiani, ovvero ai guasti provocati da una mala endogena (mafia, ‘ndrangheta, camorra) si aggiungono quelli di una mala importata. Abbiamo di tutto, dalla triade cinese alla mafia ucraina, ai clonatori informatici bulgari e rumeni, per non parlare delle gang latino-americane, che infestano e rendono insicure Milano e Genova (il rischio di imbattersi in questi esaltati nei carrugi è reale, so di gente che ha rinunciato a visitare la città proprio per evitare guai).

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  Direi che la goccia che sta facendo traboccare il vaso è l’episodio della stazione meneghina, con i giovani criminali della temibile M13 responsabile di furti, scippi, pestaggi e omicidi (per l’FBI è la più pericolosa di tutte le bande latino-americane presenti negli USA e in Europa). Ma il vaso stava già sversando a causa di quello che è il problema dei problemi, incancrenitosi negli anni per cattiva gestione e rimpallo di responsabilità, all’italiana, come al solito. I nomadi, che nessuno vuole sul proprio territorio perché dove vanno creano problemi.

  O li mettono in condizione di crearli? Mi riferisco a Mafia Capitale, la speculazione sulla pelle dei nomadi (e degli immigrati in generale), tenuti in campi-ghetto e magari, quando è in atto un tentativo di integrazione, con i bambini mandati a scuola, spostati da un capo all’altro della città, il che significa ricominciare da capo (e che dire quando sono mischiati insieme con il rischio di faide tribali?). Ma questa è una concausa, perché esiste l’altro lato del problema e cioè la scarsa o nulla voglia di integrarsi da parte di segmenti di nomadi, diciamo una buona percentuale, che non si adattano e continuano a vivere come un tempo (e la cattiva gestione del problema non li aiuta, anzi).

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  Ma quel tempo non esiste più, il tempo dei calderai, cavallari, giostrai e allora la vita si svolge ai margini della legge (e anche oltre) e lo vediamo nella metro, i ragazzini(e) che scippano i turisti o li accerchiano, i continui furti negli appartamenti, i roghi di pneumatici negli accampamenti abusivi che intossicano interi quartieri. Due concause strettamente collegate l’un l’altra che hanno generato una miscela esplosiva, con la gente sempre più esasperata che appena sente parlare di nomadi o li vede sostare nelle vicinanze scende in piazza a protestare. Di diritti-doveri neanche a parlarne e il problema s’incancrenisce sempre di più fra scippi in metro (con i sorveglianti incazzati perché gli zingarelli sono minorenni e non puoi fare nulla) incursioni di vigili e polizia nei campi per recuperare refurtive di vario genere e insofferenza che monta nell’opinione pubblica.

  Il caso della filippina uccisa in quel modo assurdo, oltre ad essere stato un regalo elettorale a Salvini (se si votava a Roma prendeva un bel po’ di voti) ed avendo dei precedenti di cronaca (non è il primo rom che uccide o ferisce con l’auto), ha significato solo una cosa: che siamo al limite e o si risolve una volta per tutte il problema nomadi o, continuando così, con mano lieve (piccole pene, con zingari ladri, anche adulti, subito messi fuori) si provocheranno conflitti razziali localizzati. Al limite anche forme larvate di “pogrom”, non solo contro i nomadi ma anche gruppi etnici che bivaccano un po’ ovunque, con spesso gente ubriaca che a volte diventa violenta.

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  Che fare? Soprattutto come agire in un paese, il nostro purtroppo, dove il marciume è ovunque, classe politica in testa (in parlamento sono ben 88 quelli che hanno problemi con la giustizia, per non parlare di regioni e comuni), dove la norma poco chiara sulla responsabilità civile dei magistrati limita i processi penali e dove, infine, basta patteggiare e hai la pena dimezzata anche se hai rubato, ucciso e amenità varie? Un paese nel quale, in pratica, non v’è certezza della pena, salvo il povero diavolo che ruba per fame, allora scatta il processo per direttissima. In Italia la legge “non” è uguale per tutti, siamo garantisti, no? E il problema nomadi -e non solo quello, certo- sussiste e dilaga e, cosa importante, cresce il malessere a sinistra, ma non si può dire perché sei subito tacciato di razzismo.

  No, non ci siamo proprio, qui si tratta, lo ripeto ancora una volta, di diritti e doveri, io ti metto in condizione di vivere dignitosamente (e anche questo è un problema nel problema), ma tu devi rispettare le mie leggi. Quindi tolleranza zero o quasi con tutti i nomadi che delinquono, siano minorenni o adulti e non sono pochi a sinistra (a destra è scontato) ad essere d’accordo per un’azione più incisiva. E questo vale per chiunque violi le leggi e cominciamo a dare un esempio con gli adolescenti assassini di Milano. Pugno duro, basta con garantismo e perdonismo che, insieme, hanno formato un cocktail doppiamente velenoso: per la salute pubblica, il quieto vivere, diciamo così, e i responsabili dei crimini, i quali, in questo modo, senza un reale percorso punitivo-espiativo, non potranno mai cambiare perché mancano i presupposti.

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  E’ razzismo o benpensantismo questo? O non è piuttosto quanto pensano non pochi italiani di mentalità progressista ma non si dice, perché è politicamente scorretto? Purtroppo Salvini -e lo dico fra i denti- ha “oggettivamente” ragione, lo grida da padano ruspante, fa il legalitario, cioè quello che dovrebbe essere compito della sinistra, ammesso che esista ancora. Bisogna uscire dalla gabbia ideologica, per cui è d’obbligo il garantismo senza se senza ma e rendersi conto di una realtà che ci sta sfuggendo di mano. Interpretarla nel modo corretto è un vantaggio per tutti, perché comporta il dialogo e questo, a sua volta, comporta rispetto. E’ così difficile comprendere tali elementari regole di convivenza? O vogliamo rischiare, come ho detto sopra, conflitti razziali localizzati, come paventa anche Dijane Pavolovic, portavoce della Federazione Rom e Sinti in Italia?

  Datevi da fare, perché io non voglio morire leghista…

24 Commentia“Parliamo un po’ di garantismo?”

  1. A Totò,
    ricordiamoci il significato del termine garantismo (facendo un copia incolla da Wikipedia):

    “Il termine garantismo indica una concezione politica che sostiene la tutela delle garanzie costituzionali del cittadino da possibili abusi da parte del potere pubblico”

    Non è affatto una brutta parola! Cioè, scusa, per la destra si, lo è, ma i motivi sono ovvi.

    Garantismo non significa rinunciare al mantenimento della legalità.
    Oggi il problema è che non si garantisce più la legalità.
    Non è il garantismo che ostacola di contenere la micro/media/maxi criminalità.
    Le forze dell’ordine non agiscono ma non è il garantismo che le blocca.
    Cosa le blocca?
    Gli occhi per vedere cosa è successo negli ultimi 20 anni li abbiamo tutti…
    Mi fermo qui e ribadisco, garantismo? Una bella parola!

  2. Piero Coco // 17 giugno 2015 a 17:02 // Rispondi

    Caro Direttore io credo che nessuno è razzista, però quando vedi questi fenomeni barbari come quello del ferimento al capotreno, che stava svolgendo il suo lavoro, da parte di giovani criminali provenienti da altri paesi è chiaro che i cittadini comincino a stancarsi vedere i nostri politici non fare “nulla” o meglio dire “poco” in termini di sicurezza e legalità, quindi allontanarsi dalla politica oppure per protesta votino Lega. Non può essere che la Francia, la Spagna e la stessa Germania respingano questa povera gente che fugge da una guerra o dal terrorismo, alle loro frontiere e l’Europa non dice nulla, mentre noi in nome della democrazia e del garantismo li accogliamo senza verificare se sono nella legalità, con tutte le conseguenze che ne derivano(micro criminalità ed altro). Sono d’accordo con te che occorre essere garantisti, ed io lo sono, ma deve essere certo anche che chi viene in questo paese deve rispettare le leggi di questo paese e, queste cose non le deve dire il cittadino o la Lega ma soprattutto la sinistra, è nel nostro DNA la legalità, se vogliamo recuperare consensi altrimenti si lasciano spazi che altri vanno ad occupare: vedi Salvini.

  3. Caro Direttore e carissimi lettori, siamo alle solite, una classe politica imbelle malata di cialtronismo che di fronte a qualsiasi problema invece che porsi il quesito di come risolverlo, cerca innanzitutto di capire se chi lo ha evidenziato è di destra o di sinistra per avviare un contenzioso sterile e privo di costrutto. E’così per gli zingari che in nome di non si sa bene quale spirito democratico sono messi in condizione di godere di una impunità immorale, è così per la politica marcia e corrotta che direttamente o indirettamente ci mangia sopra (mafia capitale docet), è così per le altre bande di delinquenti che scorrazzano tranquillamente tra la gente per bene in tutte le città d’Italia, è così per tutto il marciume che ci circonda.
    Ci troviamo davanti ad una invasione di povera gente che fugge dalla guerra e trova perfino accettabile ciò che l’Italia sta offrendo loro, ed i politici si affannano a riversare accuse gli uni sugli altri, o verso quei Paesi europei che forti di un trattato che qualcuno dei nostri papaveri ha maldestramente firmato, bloccano le frontiere.
    Sembra che nessuno di loro abbia visto gli occhi di quei bambini di quelle donne di quegli uomini, costretti ad elemosinare un tetto ed un pasto.
    La Lega, Salvini? Ce li meritiamo! Comunque non sono peggio di tutti gli altri.
    Non ho una soluzione per tutti questi problemi e non sta a me trovarla.
    Da una parte mi sento vessato, umiliato e non protetto, dall’altra vivo un profondo imbarazzo e nella vergogna di fronte ad una massa di uomini come noi che ci si ostina a chiamare clandestini, la cui sola colpa è quella di essere nati nel posto sbagliato e che cercano solo di poter condurre una vita più dignitosa.
    Chiedo scusa per lo sfogo.

  4. Buona sera a tutti !
    Il garantismo fa parte di quelle parole create ad arte da politici e giornalisti, conniventi per non fare chiarezza, così come accade nel dibattito sulla certezza della pena. Il problema reale e punto di partenza è la certezza del diritto, se le leggi non sono scritte chiaramente ma in modo complicato e farraginoso, diventa molto più agevole trovare il modo di aggirarle. Il problema parte, dunque dal potere legislativo, cioè il parlamento, l’unico che ha il potere di legiferare, perché il governo può proporle, ma poi devono essere essere approvate. Ricordo che i parlamentari hanno a disposizione un ufficio legislativo per la stesura delle leggi, pagato dai cittadini. Inoltre molti parlamentari sono avvocati di grido, un fatto che fa sorgere il dubbio che non siano parte neutrale ma che lavorino per sé, ma questo vale anche per altri parlamentari. Inoltre quando le leggi promulgate sono correzioni di altre le leggi, non vengono riscritte chiaramente, ma si citano solo i numeri di articoli e comma, un sistema a scatole cinesi, che crea una confusione in cui è più agevole sfuggire alle leggi. Inoltre il numero eccessivo di leggi è un ginepraio praticamente inestricabile, cosa che agevola chi vuole aggirarle, vale anche per i corrotti e per chi evade le tasse. Il tema è centrale e vale per tutti i problemi. I magistrati possono solo applicare le leggi non cambiarle e se sono scritte male sono costretti ad interpretarle, magari basandosi su i suggerimenti di abili avvocati. Poi non ci si può meravigliare che vengano rimessi in libertà criminali recidivi. A questo si aggiunge il problema che sono più di venti anni che vengono tagliate risorse a polizia e tribunali, troppi pochi uomini per potere intervenire; una strategia politica per diminuire i controlli in tutti i campi, cosa che vale quindi anche per la criminalità. Normale quindi che aumenti il senso di insicurezza, tenendo presente che si aggiunge ad una insicurezza sociale reale e angosciosa: lavoro, pensioni, sanità e futuro, e la paura, paura comprensibile, che è anche uno strumento di potere usato da chi lo detiene. Per la certezza del diritto sono quindi necessarie leggi chiare e applicabili, polizia addestrata, con numero di uomini adeguato e con i mezzi necessari, cosa che vale anche per i tribunali, i cancellieri, figura indispensabile in un processo, sono in via di estinzione e ci sono troppi precari. Per affrontare criminalità e immigrazione in modo degno di un paese civile ci vuole la volontà politica. Aggiungo che la responsabilità penale è individuale e non può essere estesa ad un gruppo sociale o etnico, è comprensibile la diffidenza, ma non la caccia alle streghe o la pulizia etnica.

  5. Il garantismo?
    Soltanto per chi elude e infrange la legge ?
    E gli altri? Chi per convinzione o per qualsiasi altro motivo è rispettoso della legge?
    Io personalmente non mi sento garantito e soprattutto non mi sento sicuro.
    Ho un conto aperto coi nomadi, zingari, rom o chiamateli come vi pare. Li considero la feccia della società, il cui unico scopo è vivere alle nostre spalle: Ci chiamano Gagè, che significa tonti, stupidi. I non zingari sono tutti Gagè,
    Ricordate l’espressione dialettale romanesca , ormai in disuso, Gaggio e meditate.
    Slavi e sudamericani hanno la violenza nel DNA che si scatena quando i controlli sono praticamente a zero come da noi.
    Anzi no, non sono i controlli che sono a zero ma quello che viene dopo i controlli.
    Faccio un esempio stupido.
    Autostrada:.linite a 130 km/ora. Vado a 180 km/ora
    Un agente mi ferma dopo un inseguimento, prende la mia patente, controlla e mi dice:
    Brutto cattivo, queste cose non si fanno!
    Mi restituisce la patente e se ne va.. E? chiaro che riprendo ad andare a 180.
    E allora di che cosa discutiamo?
    Non so perché ma quando vedo e sento certe cose, solo per un attimo, mi viene voglia di invadere la Polonia.

  6. Sui nomadi: qualche dato. In Italia abbiamo circa 40.00 Rom/Sinti di cui alcune centinaia di nazionalità italiana. Negli altri paesi europei se ne trovano molti di più: 80.000 in Spagna e in Francia e 400.000 in Germania. In questi paesi vivono ben integrati. In Italia non riusciamo ad integrarli. Certo se vivono in campi solo per loro, se nessuno li vuole a lavorare (chi ne assumerebbe uno?) la strada dell’integrazione rimane impossibile. Ricordo un film, molto bello, su questo argomento “Un’anima divisa in due” con Bentivoglio ( un amore (impossibile) tra un vigilantes milanese e una rom). I nomadi hanno le loro imperdonabili responsabilità in un paese, il nostro, dove le regole sono spesso facoltative. La strada rimane l’integrazione ma i tempi e le strategie non solo semplici trattandosi di comportamenti complessi e strutturati.

  7. Maurizio, che ha scritto il commento sopra, chiama i rom “feccia della società”, slavi e sudamericani -tutti- hanno la violenza nel DNA, e, come Hitler, gli viene voglia di invadere la Polonia (poi, perché la Polonia e non la Romania, boh!). Le persone come Maurizio mi mettono paura: “News Arte e Cultura” è un giornale di sinistra (per quello che si dice sinistra adesso…) e questo è una voce leghista d.o.c.
    Io sono d’accordo con Mazza e con gli altri commentatori, e aderisco con il fatto che se il Partito Democratico non si dà una raddrizzata ideologica subito subito, invece di litigare al proprio interno, il prossimo sindaco di Roma sarà un 5 Stelle…..con l’aiuto di Salvini….. No..Non si può…

  8. L’editoriale del Direttore Mazza sul garantismo ha suscitato, come era del resto prevedibile, commenti da parte dei lettori che testimoniano un grado elevato di attenzione al problema che, a volte, assume connotati di tipo ideologico.
    Questo giornale ha come mission l’obiettivo di parlare di tutto a tutti, nessuno escluso, e lo fa parlando di arte, di costume, di attualità, di politica, di sport, e di tutto ciò che può interessare il lettore.
    Se ciò è vero, come è vero, il giornale non ha, e non deve avere, colorazione politica, pertanto, contrariamente a quanto sostenuto dalla lettrice Silvia nel commento rilasciato in calce all’editoriale citato, News Arte e Cultura non è di sinistra, ma non è nemmeno di destra, nè di centro, nè di sotto, nè di sopra.
    News Arte e Cultura ha una forte, e riconosciuta, connotazione culturale a tutto campo, orgoglio della Direzione Editoriale, della Direzione Responsabile e di tutti i collaboratori.

    Il Direttore Editoriale

  9. Gentile Silvia
    Mi dispiace che lei abbia paura di me, ma mi dica: se dovesse capitare di trovarsi su una strada deserta, diciamo alle undici di notte, chi preferirebbe incontrare: un (ahimè) anziano signore che porta a spasso il cane, oppure degli zingari o una banda di sudamericani, o degli slavi ubriachi?
    Mi faccia sapere.
    Amo i leghisti tanto quanto gli zingari e si ricordi che essere di sinistra non vuol dire essere garantisti a senso unico, buonisti, perdonisti e quant’altro.
    Se in posti come la Germania o la Svizzera o La Danimarca, per citarne qualcuno, zingari , slavi, o chiunque altro, facesse la decima parte di quello che fanno da noi non si conterebbero più le chiavi di celle buttate via. Non parlo per sentito dire, perché sono realtà che conosco bene.
    “Chi pecora si fa, il lupo se la mangia” e noi siamo purtroppo un popolo di pecoroni.
    Per ciò che riguarda la frase sulla Polonia, è una citazione del grande Woody Allen e comunque Hitler non si sarebbe mai sognato di invadere la Romania per il semplice fatto che era sua alleata.
    P.S. ho sempre votato a sinistra.

  10. Silvia, il PD si deve dare una raddrizzare? ma quale PD quello di Renzi e Verdini, quello di Renzi e de Luca o quello del Nazzareno con Berlusconi.
    I 5s con la Lega la sua e solo una provocazione, intanto oggi il PD salva Castiglione (Car Mineo) votando con FI,NCD,e SC. questo è un dato di fatto, mentre la sua affermazione su i 5s e solo un illazioni.Un sindaco 5s a Roma magari non vedo l’ora di andare al voto! ex PD li ho sempre votati ora mi fanno schifo. Saluti

  11. Un sindaco pentastellato a Roma? E chi, chi di grazia? Grullo? Casapeggio?. No.No, ci vuole un nome nuovo! Una persona al di sopra di ogni sospetto.Si sa che i pentastellati Chiedono al Web chi si deve candidare. Io propongo Ninetto, er nipote der pizzicarolo sotto casa. Pora creatura, è tanto bono, eppuro bravo e cià tanto bisogno de lavorà.

  12. “Il signor Maurizio ha espresso il suo parere sugli zingari, sui cittadini sudamericani e su quelli dell’est europeo usando accenti e toni che non ammettono replica e, per quanto mi riguarda inaccettabili.
    Questione zingari:
    Per quanto riguarda gli zingari convengo che esiste un problema irrisolto e, come tutti i problemi mai affrontati dagli organi preposti, ossia dallo Stato, oltre alla persistenza dello stesso, emerge la percezione nella collettività di uno stato di pericolo crescente e di una impossibilità, o incapacità, dello Stato di porvi rimedio.
    Il problema vero sta nella concentrazione degli zingari in aree ristrette, ma il numero degli zingari in Italia non è stratosferico ed è pari a 180 mila unità, di cui meno di 1/3 nati in Italia.
    E allora?
    Allora mi sarebbe piaciuto leggere nel commento del signor Maurizio più proposte operative di soluzione del problema che toni di stampo razzista.
    DNA dei sudamericani e dei cittadini slavi:

    Mi verrebbe da chiedere al signor Maurizio se secondo lui i cittadini sudamericani che qui elenco hanno il DNA bacato:

    Jorge Amado
    Vinicius De Moraes
    Gabriel Garcia Marques
    Alvaro Mutis
    Pablo Neruda
    Un certo papa Bergoglio

    e così via.

    Potrei fare un elenco anche di eccelse personalità polacche (polacche?), rumene, bulgare ecc., ma mi è passata la voglia.

    Sindaco di roma grillino

    Io credo che oggi Roma abbia bisogno di essere riportata fuori dal fango e dal letame in cui è stata gettata. Se un esponente del movimento 5 stelle ha titolo per moralità e capacità a ridare a Roma l’onore perduto, benvenga.

    I pregiudizi aprioristici non giovano a nessuno, tantomeno a Roma.

  13. Il signor Luca mi reputa razzista. Il fatto di non sopportare gli zingari che sono in Italia, indipendentemente dal numero vuol dire che non accetto i loro comportamenti, il loro costante vivere al di fuori delle regole. Molte famiglie zingare integrate anche piuttosto note, non si sono mai distinte per i loro comportamenti saggi ed equilibrati, ma purtroppo per articoli del codice penale. Non voglio e non posso fare nomi, ma li conosciamo tutti.
    Gli altri, quelli “poveri” non sono meglio. Basta andare alla stazione Termini e vedere cosa fanno ad ignari turisti ed anziani. Ad esempio sanno benissimo che i minorenni non sono perseguibili.
    Non faccio di tutta l’erba un fascio per quel che riguarda i sudamericani e gli slavi che contano uomini grandissimi. Però mi faccia fare un po’ di copia incolla:
    sito viaggiare sicuri:
    La situazione di sicurezza nel Paese risulta molto precaria, con fenomeni di criminalità largamente diffusi (aggressioni, anche violente, a scopo di rapina). Particolarmente interessate da tali fenomeni sono la città di Caracas (dove è pericoloso anche il tragitto che conduce dall’aeroporto al centro città, che si sconsiglia di percorrere durante le ore notturne) e le principali città del Paese. Anche nell’isola di Margarita, importante meta turistica, si è registrato negli ultimi tempi un peggioramento delle condizioni di sicurezza con gravi episodi di criminalità che hanno visto coinvolti anche cittadini stranieri.
    le grandi città (San Paolo, Rio de Janeiro, Fortaleza, Recife Salvador ecc.) richiedono cautela a causa della diffusa delinquenza di strada e nelle spiagge (furti e rapine), che prende di mira prevalentemente turisti a volte anche in ore diurne ed in luoghi centrali, incluse le zone prossime ai grandi alberghi e le stesse spiagge. Possono verificarsi anche sequestri lampo per estorsione.
    Il Paese nel complesso offre adeguate garanzie di sicurezza, anche se, in molti quartieri dell’area metropolitana di Santiago, soprattutto nel centro e nelle periferie sud e ovest, vi è un alto rischio legato alla microcriminalità, specialmente nelle ore serali. Anche nei quartieri residenziali e più eleganti, concentrati nella parte orientale della città, a ridosso della Cordigliera, sono abbastanza frequenti rapine ed assalti nelle abitazioni private.
    Per quel che riguarda gli slavi qualcuno si è mai chiesto perché la maggior parte delle donne slave che lavorano da noi hanno alle spalle la stessa storia? Separazione, marito violento, manesco e alcoolista. Ne ho sentito decine e decine. Oppure è solo un caso?
    Credo che basti.
    Sono pienamente d’accordo con il signor Luca sulla schifo di Roma, ma credo che con i cinque stelle cadremmo dalla padella nella brace ed il mio intervento era scherzoso, oppure bisogna essere seri per forza?

  14. “Il signor Maurizio dovrebbe usarci la cortesia di dirci chiaramente se come capo del governo, come ministri, ma anche come sindaco di Roma (ma anche di altre grandi città) lui pensa ci debbano andare i politici di professione, compresi personaggi come Scilipoti, Razzi e De Gregorio, ecc., oppure vi possono aspirare anche il figlio del mio pizzicarolo, laureato in Economia e Scienze della Comunicazione, che sbarca il lunario portando la spesa a domicilio per non far morire l’attività di famiglia soffocata dai Centri Commerciali.
    E la figlia del mio portiere, anch’ella laureata, che per guadagnare qualcosa aspetta che il padre vada in ferie per sostituirlo.
    Possono o non possono aspirare ad arrivare lassù questi ragazzi?
    Ce lo dica, Maurizio, perchè io non ho capito come il suo essere di sinistra, ossia ideologicamente nei pressi in cui militava Stalin, possa essere così distante dalle aspirazioni dei non professionisti della politica, quindi anche dei ragazzi come il figlio del pizzicarolo e la figlia del portiere.
    Se leggo bene il suo pensiero sui Rom, sig. Maurizio, direi che lei è più imparentato con Hitler, ma forse mi ha confuso le idee.
    Mettiamola così, signor Murizio: lei, se ho capito bene il suo pensiero sui rom, sui sudamericani e sui cittadini dell’est europeo, lei appartiene a quella categoria che si sta facendo strada con inquietante velocità: la categoria nazileghista.
    Il suo intervento era scherzoso?……Ma …questa già l’ho sentita…..ma da chi a.. si, ricorda il kapò a Sculz.
    Invece di ironizzare su i figli dei pizzicaroli accenda il cervello prima di usare la tastiera!

  15. Gentile Carmelo
    Lei mi offende, non rispetta le mie idee e di conseguenza le rispondo per le rime. Il suo cervellino spento le fa pensare che io ce l’abbia con le classi sociali basse, e mi paragona a B.
    Mi vuole appiccicare etichette che non ho: addirittura nazista! Ma mi faccia il piacere e si si svegli dal suo torpore.Se la sinistra ha fallito su quasi tutti i fronti è grazie a persone come lei, buoniste, garantiste e perdoniste ad oltranza, ma implacabili con chi non è allineato e coperto e sotto sotto manovrate e usate da una pletora di ladri ed arruffoni . Stalin che lei nomina a sproposito non era ne’ buonista ne’ garantista su tutto e per tutto. I politici di professione? Converrà con me almeno sul fatto che per fare politica ci voglia un po’ di esperienza, oppure pensa che basta essere laureati per essere bravi? Sappia che io non sopporto i figli di papà che fanno carriera solo perchè sono tali. Ben venga il figlio del pizzicarolo o della portiera, ma mi permetta, come in tutte le cose bisogna fare la gavetta e mi pare che per fare il senatore, o il ministro o il sindaco di una grande città bisogna avere un po’ di esperienza, cosa che la maggior parte dei grillini non ha. Non le sembra vero di poter attaccare una voce che esce fuori dal coro eh?

  16. Faccio un piccolo poscritto: Il signor Carmelo nel suo post usa il plurale maiestatis perchè si sente molto importante, oppure perchè si sente portavoce di una folla oceanica?

  17. No tranquillo non mi sento portavoce di nessuno ne tanto meno importante. Sono un ottantenne che vive a Palermo il plurale, non è maiestatis ma sono con mia moglie che si chiama Amal e araba e il suo nome significa speranza. Lei invece è acculturato Laureato con esperienza. Io ho solo la terza media dopo o frequentato l’università della strada. Non si preoccupi di mancarmi di rispetto io per lei non ne ho. Con questo con lei ho chiuso. Mi scuso con il giornale per aver abusato di questo spazio.

  18. Non siamo tutti uguali. Io invece continuo a rispettarla e le auguro ogni bene. As-salaam-alaykum

  19. giovanni previti // 25 giugno 2015 a 15:30 // Rispondi

    Garantismo ?

    Sono sempre stato uomo di sinistra e fin dagli anni 70 ( allora 24enne ), a cui la mia generazione appartiene, ho creduto che il garantismo fosse elemento di salvaguardia per le categorie più deboli. Ma in questi 45 anni della nostra storia sono stato un attento osservatore, e ho notato come con il tempo questo concetto è venuto a cambiare nella sua fisionomia. I primi contraccolpi con il fenomeno di tangentopoli nel 92, dove si viene a scoprire che tutto un sistema politico, e non, si avvaleva di questo concetto per garantirsi quella impunità necessaria dalla carcerazione, interpretata, questa impunità, fra le righe degli articoli del codice penale,( tra l’altro con mani pulite a pagare per tutto un sistema sono stati in pochi ). Poi, con l’avvento dell’era Berlusconi, il concetto si è ulteriormente affievolito. Come ? Con il tentativo di quest’ultimo di volere riformare la giustizia asservendo il potere giudiziario al potere politico ( in poche parole, io e i comitati di affari dei miei amici non devono subire attacchi giudiziari da parte di magistrati, chissà perchè necessariamente di sinistra ). Chissà, se per mera fortuna del Paese, o perchè la nostra sinistra ha sempre fatto capire tra le righe a Berlusconi che si doveva accontentare delle sue televisioni senza fare l’asso pigliatutto, questa riforma non si è fatta. Infine per arrivare ai nostri giorni all’era renziana, dove con una parvenza di riforma giudiziaria diretta alla modifica di alcuni articoli che riguardano il ripristino del falso in bilancio ed alcune altre cose, che per carità anche giuste da un punto di vista morale, il garantismo è diventato esponenziale. Si ! Ma garantismo per chi. Non certamente per il cittadino comune, che impegnato giornalmente nella osservanza delle regole, assiste impotente al fenomeno dei rom, che rubano,che non hanno nessun interesse ad integrarsi, poichè guadagnano molto di più se concentrati nelle ruberie varie, e se colti in flagrante, il giorno dopo il magistrato di turno, in virtù di quelle leggi garantiste, è costretto a lasciarli andare. E tutto questo è dovuto alla grande genialità della nostra sinistra renziana, e non, che con legge ha depenalizzato i reati che comportano pene al di sotto di 5 anni di carcere, adducendo il motivo che ciò servirà al vecchietto, che ruba per fame al supermercato, a non andare in carcere. Non si capisce perchè non poteva semplicemente menzionare con chiarezza questa situazione. Chiaramente tutto questo ha portato ad un aumento considerevole di furti e rapine per strada ed in appartamenti non solo da parte di rom ma anche di tutti quelli che in tendono delinquere e che in virtù di queste leggi, vengono appositamente dai paesi dell’est a delinquere. Un commento a parte merita il fenomeno degli sbarchi. Deve scattare il buonismo, inteso come concetto allargato di garantismo non solo nei confronti del nostro paese ma anche nei confronti di altri paesi della terra, o il buonsenso ? Si pensa che in virtù di questo buonismo circa 100 milioni di africani potrebbero invadere il nostro paese. Mi chiedo e chiedo alla nostra sinistra, dove è andata a finire la politica di cooperazione che facevamo fino a qualche tempo fà. E’ accettabile che solo il 10 % della migrazione che arriva fugge dalle guerre , mentre il 90% restante è migrazione economica. C’è qualche politica occulta da parte dei nostri politici in compromesso con le grandi multinazionali del nostro paese, nel senso di importare manovalanza a basso costo e nel contempo svuotare letteralmente i paesi africani della loro popolazione per andarci a prendere gratuitamente le loro materie prime ? Se questo è, a mio avviso, stiamo regalando il Paese a Salvini. Giovanni

  20. lei è molto più pacato di me nell’esposizione, ma mi trova totalmente d’accordo. Grazie per avermi chiarito alcuni punti per me oscuri.

  21. giovanni previti // 26 giugno 2015 a 1:24 // Rispondi

    Sempre a proposito di sbarchi da parte di milioni di persone ( migrazione economica= 90% di coloro che sbarcano ) che potrebbero arrivare nel nostro paese senza, per ovvie ragioni, da parte nostra la possibilità di dare loro lavoro e vita dignitosa, se non facendoli entrare in conflitto con i nostri lavoratori, che col tempo potrebbero essere rimpiazzati da questa manovalanza a bassa costo, Tutto questo converrebbe tantissimo alle nostre multinazionali, ed uso il termine multinazionale non a caso, poichè in qualsiasi momento queste ultime potrebbero ricattare il nostro Paese di delocalizzazione, qualora i lavoratori italiani vorrebbero difendere i loro diritti per la perdita del posto di lavoro. Tutto questo è vero buonismo da parte della nostra sinistra ? O è invece, come la chiamo io, debolezza ideologica, dal momento che si vuole uscire definitivamente da quel periodo storico di comunismo “staliniano”, abbracciando, per modernità, il mondo della globalizzazione delle multinazionali, che viceversa dovrebbe essere prerogativa della destra ? Perchè, mi chiedo io, non si continua e si incrementa la cooperazione allo sviluppo direttamente nei loro paesi, con progetti di sviluppo che siano in grado di far progredire queste popolazioni ? Questo era e dovrebbe continuare ad essere la prerogativa di ogni sinistra che si rispetti ! E tutto questo, si badi, impiegando le risorse che oggi spendiamo per l’accoglienza in tutti i suoi aspetti. La sinistra odierna ci dice ” la colpa è degli scafisti che li lasciano alla deriva e noi non possiamo farli morire “. Ma nessun essere umano di buon senso ( e non uso il termine cristiano ) penserebbe una cosa del genere. Ma si può ovviare a tutto questo con una proposta che nel mio piccolo e da persona che ormai usa il buon senso e non l’ideologia la nostra sinistra potrebbe accogliere. I paesi africani sono pieni di nostri consolati che dipendono dal ministero degli esteri. Ebbene si potrebbe incrementare il personale di questi consolati, anche con assunzione di nostri giovani che al momento non hanno lavoro, ed il compito di questo personale potrebbe essere quello di promuovere una campagna dissuasiva presso la popolazione del posto, scoraggiandoli a non venire nel nostro paese, informandoli che il nostro è un paese in difficoltà. E comunque, se di accoglienza dobbiamo parlare, dentro i limiti di contingenti stabiliti, come nel caso di ricongiungimenti familiari. Loro dovrebbero pagarsi la somma ragionevole di un volo aereo, senza sottostare allo schiavismo di gente senza scrupoli, a cui pagano cifre esorbitanti e con tutte le conseguenze che ne derivano e che ben conosciamo. Questo dovrebbe essere il compito della nostra sinistra per riacquistare fiducia nei propri elettori e nei cittadini in genere. E, come diceva Nanni Moretti, ” Ma volete fare almeno una cosa, che sia una, di sinistra “.
    Giovanni

  22. Che senso ha, trattando un argomento come questo, dichiararsi di destra, di centro o di sinistra?

  23. Filippo Peruzzi // 26 giugno 2015 a 18:10 // Rispondi

    In un mondo così globalizzato in cui la mattina posso bere un caffè a Parigi il pomeriggio un te a Londra etc etc in in ogni istante posso confrontarmi con persone ddi

  24. Amal, speranza. // 26 giugno 2015 a 22:13 // Rispondi

    Mentre i politici potenti del mondo esportano democrazia, per importare petrolio e il 10% della popolazione possiede il 90% della ricchezza, noi gente comune, 90% della popolazione ci ammazziamo per il 10% della miseria.

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