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Dal buco della serratura ….

R-12-13E’ primavera e c’è voglia di passeggiate all’aria aperta per godere del sole tiepido che illumina ed esalta le meraviglie di questa Roma che dispensa generosamente arte e bellezza in ogni dove.

Uno dei suoi sette colli, forse meno citato dalle guide turistiche rispetto agli altri ma non per questo meno interessante, non fosse che per le imperdibili basiliche di Santa Sabina e di Sant’Alessio e per la vista mozzafiato che si gode dal Giardino degli Aranci, è l’Aventino.

Chi vi si reca salendo dalla stradina che costeggia per un tratto il “giardino delle rose”, ovvero il roseto comunale, si imbatterà in un cancello oltre il quale si estende la residenza dei Cavalieri di Malta e qui c’è una sorpresa, ma più che sorpresa è una curiosità..

Poggiando l’occhio sul buco della serratura del cancello si può vedere  la  cupola della Basilica di  S. Pietro incorniciata dal verde delle siepi del giardino, ma la si vede come fosse lì ad un tiro di schioppo, bianca e solenne, svettante sulle mille cupole della città, ma anche vigile ed ammonitrice sulla capitale della cristianità.

 pietro

Oggi noi, però, non parleremo né di chiese né di arte, perché vogliamo fare uno excursus nei secoli per conoscere meglio un organismo, poco noto ai più, ma che ha una storia millenaria alle spalle e gode di grande prestigio.

Parlo dello S.M.O.M., il  Sovrano  Militare Ordine di Malta.

L’Ordine evoca tempi lontani, il Medioevo  e le  crociate per la liberazione del Santo  Sepolcro, a Gerusalemme, Ordine militare, sì,  ma anche Ordine religioso con funzioni  di difesa,  sociali e  medico- sanitarie.

Alcuni mesi fa, qui a Roma,  davanti ad un supermercato ho visto un gruppetto di persone addette alla raccolta di alimenti per i poveri,  ma non si trattava della Caritas o di altre  simili associazioni,  bensì   dei Cavalieri di Malta, con tanto di stemma  dell’ Ordine stampato sulle buste dentro le quali venivano messi i prodotti che gli avventori del supermercato acquistavano per la beneficenza.

Attività caritativa, dunque, e volta al sociale che continua anche ai nostri  giorni, mentre quella  militare appartiene al passato.

Ma chi erano i Cavalieri di Malta?

La Storia racconta che la loro presenza è legata  alla protezione dei mercanti che si recavano in oriente, ma soprattutto  alle   varie Crociate   compiute in difesa del  Santo Sepolcro, ed è per questo che intorno al XII secolo  fu  fondato  il Sovrano  Militare Ordine Gerosolimitano di  Malta,  o semplicemente dei Cavalieri di Malta, ad opera del monaco amalfitano Gerardo.

Lo scopo, quindi, era la protezione  dei mercanti sia dai comuni banditi di strada che dai saraceni. Successivamente, a seguito dell’apertura della via dell’Oriente ad opera delle Crociate (la prima, vittoriosa, nel 1099) ,  l’impegno dell’Ordine si estese anche alla protezione dei pellegrini che si mettevano in viaggio per visitare il Santo Sepolcro, viaggio che il più delle volte durava mesi e a volte anche anni, tra mille rischi e pericoli d’ogni genere.

Per questo motivo, l’ Ordine dei Cavalieri fu molto efficace nella doppia funzione difensiva e di accoglienza in  ospizi  ed ospedali   per quanti si mettevano in viaggio  per quelle terre aride, calde ed  insidiose.

 Nel 1113 il papa Pasquale  II  riconobbe  ufficialmente  i Cavalieri con il nome di  “Ordine Ospitaliero  e   Militare di  San Giovanni di Gerusalemme”.

Nei secoli però, a causa dell’espansione  turca nel   Mediterraneo, i Cavalieri furono costretti a   cambiare spesso sede.

Perduta per sempre Gerusalemme,  si trasferirono  prima a Cipro e  poi , nel  1308,  a  Rodi che divenne un centro commerciale importantissimo.

Due secoli dopo, a causa sempre dell’irrequietezza dei Turchi, nel 1530 l’Ordine si trasferì a Malta. Gli spostamenti, però, non  erano ancora finiti, perché nel 1798 i  Cavalieri furono cacciati pure da Malta, questa volta però da Napoleone, e vennero a Roma dove risiedono ancora ed hanno diverse sedi., ma nel 1993 hanno riottenuta una a Malta, l’isola del Mediterraneo dalla quale hanno assunto il nome.

A  Roma , la più antica sede, del   dodicesimo secolo, si trova a piazza del Grillo e affaccia anche sul Foro di Augusto e di Traiano ed  è  quasi sempre chiusa al pubblico.

Questa sede, che ha anche un piccolo museo  con  reperti archeologici e con cimeli medievali  riguardanti i  Cavalieri di Gerusalemme e di Malta, fu abbandonata nel 1470 quando l’Ordine ne ottenne una più prestigiosa sull’Aventino che è tutt’ora la sede principale.

Il nucleo  più antico di questo complesso esisteva già dal decimo secolo e fu abitato in precedenza dai  Templari.

Dopo la soppressione di quest’ordine, nel 1312, subentrarono i i Cavalieri di  Rodi che vi insediarono il Gran Priorato.

I restauri si susseguirono nel corso dei secoli, ma quello più importante ebbe luogo nel settecento ad opera del Piranesi il quale, tre il 1764 ed il 1766, ristrutturò la chiesa  e tutto il complesso sull’ Aventino.

All’esterno, l’architetto perimetrò il giardino con basse pareti decorate a steli, armi ed obelischi con lo stemma araldico del gran priore del tempo, il Rezzonico.

La chiesa, Santa Maria del Priorato.  fu rinnovata in stile neoclassico e  all’interno, arricchita di stucchi bianchi che danno molta luce all’ambiente.

Il precedente  edificio. vicino ai  Fori, ritornò di proprietà dell’ Ordine nel 1946:

Altri edifici e strutture appartenenti ai Cavalieri si trovano in via dei Condotti, dove è attivo un poliambulatorio, la cancelleria e la sede delle Poste, e alla Magliana, dove ha sede lo splendido complesso rinascimentale, già possesso pontificio.

L’edificio, edificato non lontano dal Tevere, nato nel 1490 come “Palazzotto” di papa Innocenzo VIII (Cybo) era immerso in uno splendido giardino circondato da imponenti mura merlate.

Il complesso. in seguito ampliato dal Sangallo con l’aggiunta di altri edifici e di una cappella, opera del Bramante,  fu la dimora prediletta di papa Leone X che fece completare  gli affreschi della cappella e  della “ Sala   delle Muse “ destinata alla musica ed alla poesia.

Una  fontana  nel parco, apportata dal papa Sisto V, completò le opere della villa.

Dopo vari passaggi di proprietà, la villa alla Magliana fu  acquistata  dai Cavalieri di Malta ed  oggi è un importante ospedale specializzato per l’ortopedia e per la riabilitazione motoria.

 

 

5 Commentia“Dal buco della serratura ….”

  1. Non sapevo dell’ambulatorio medico di via Condotti ma conosco bene l’ospedale ortopedico e di riabilitazione della Magliana perchè lì mia madre ha ricominciato a camminare dopo quasi un anno a seguito di una brutta frattura.
    Devo aggiungere, però, che sapevo anche assai poco dei Cavalieri di Malta, a parte le poche cose note a tutti ma legate quasi sclusivamente alla loro provenienza. Quando ci si riferisce a questi organismi la mente va a qualcosa di incerto e di indefinito: crociati, templari (che nulla hanno a che vedere), pellegrini stravolti dalla fatica, monaci, avventurieri, ecc. ecc.
    L’articolo ha fatto un po’ di chiarezza nella mente di molta gente, di sicuro nella mia.

  2. Grazie e complimeti Giuseppina per questo excursus sui Cavaliri di Malta: sulle crociate, il loro impegno verso i pellegrini e attualment in ospeale, tutto questo mi ha dato la carica per visitare a Romai luoghi da te citati!

  3. Angela Ronchi // 23 aprile 2015 a 10:18 // Rispondi

    Sono venuta a Roma da Caserta a trovare mia figlia che vive nel quartiere di San Giovanni e un pomeriggio di domenica mi hanno portata a vedere la cupola di San Pietro dal buco della serratura di un immenso cancello sull’Aventino. Devo dire che la vista della cupola da lì è stata una cosa emozionante, non per la cupola in se ma per lo spettacolo che essa forniva da una prospettiva incredibilmente bella.Mia figlia mi ha parlato di questa vostra descrizione e ho avuto davvero una sorpresa. Angela Ronchi

  4. Paolo Visco // 24 aprile 2015 a 10:16 // Rispondi

    Molto utile come informazione per chi non conosce Roma e le sue incredibili sorprese, ma utilissimo anche il flash sui Cavalieri di Malta di cui molti non conoscono nemmeno l’esistenza o hanno informazioni sul loro conto assolutamente errate o distorte.

  5. Maurizio Solinas // 29 aprile 2015 a 0:23 // Rispondi

    Il Sovrano Militare ordine di Malta o SMOM è molto di più di un ordine cavalleresco, direi più intrigante. Possiamo considerarlo uno Stato senza territorio che ha relazioni diplomatiche con più di cento paesi ha osservatori all’ONU e moltissime altre organizzazioni,e, sentite un po’, batte moneta ed emette francobolli. Una nota curiosa: i suoi francobolli fino al 2005 venivano emessi con valori di tarì, scudi e grani, cioè la moneta del defunto Regno delle due Sicilie. Dopo il 2005 si sono convertiti all’euro. Sono validissimi, nel senso che si può spedire una lettera affrancata con questi francobolli… le monete invece, sempre nella divisa duo siciliana sono solo per collezionisti, e vorrei vedere visto che la maggior parte sono in oro e argento. I cavalieri e le dame ( che molto spesso vengono completamente ignorate) sono in tutto circa 13500 e sono governati da un Gran Maestro, eletto a vita.

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