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UNA HOSTERIA DELLA SEDE. SANTA ?

appapajuanxxiii960di Giuseppe Livi.

Fino al 1958,  quando salì al soglio pontificio Angelo Roncalli, il trono di San Pietro era assegnato ad un nobile delle famiglie (romane), poi ci fu la rivoluzione di un papa straniero ma non solo straniero, di una nazione ex comunista, poi … poi … poi Francesco un papa non solo straniero, anche non nobile, un cardinale senza soldi, che zoppica e vuole vivere da povero,  vuole essere ultimo tra gli ultimi, che proclama il Giubileo straordinario della Misericordia e che deve temere per la sua vita non a causa di nemici esterni ma di sacerdoti consacrati  a Cristo.

Quando eravamo ragazzini  e andavamo in Parrocchia a servire la messa, il concetto di prete, anzi sacerdote, era altissimo nel nostro immaginario: i nostri genitori , ci avevano insegnato che il sacerdote era il padre spirituale, quello che dava i buoni consigli , e, fortunatamente per loro , se ne sono andati senza il trauma di questi anni e …   giorni.

Ora però, la delusione è tremenda; anche in persone molto poco propense ad accettare supinamente i dettami della Chiesa.

Il discorso è soprattutto psicologico: possibile che in un mondo così insensibile ai sofferenti, così lontano dall’essere insieme … l’unica istituzione che la gente comune ritiene essere altro … è il peggior schifo possibile  ?

Ricordo da bambino, più di 60 anni fa, quando si cantava andando in colonia a Barrea in Abruzzo, la canzoncina “ Piccoli amici … siam   di Gesù … … il più bel sogno , il santo altar  …  …”,   già il santo altare perché l’altare , il sacerdozio  ( tutti i bambini, esclusi quelli di strada,   allora facevano i chierichetti e .. sognavano di essere importanti e buoni come i sacerdoti ) non poteva che essere santo.

Ora , invece …

Il discorso è semplice : la Chiesa Istituzione ( quella che non si vede ) sta …(va ) …lassu’ lassu’ … lontano ….. tano … no … o.

Quella vicina, quella che sta tra la gente, quella che si vede , fatta magari di tanti Don Abbondio ma anche da tantissimi preti di strada … è quella che soffre e crede , impersonata in modo mirabile da questo papa .

La gente comune, ma non solo,  vede questa chiesa e non quella .

Ma quella c’è.

E allora dobbiamo veramente credere  che il sacerdote , anzi il parroco , anzi il vescovo, anzi l’eminenza, la massima carica dopo il papa, distoglie (ruba ) i soldi destinati alle cure dei bambini dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù

per arredare il proprio appartamento  faraonico ? Non è possibile … non è vero …………………………  e invece è vero!.

Chiedo scusa ai tantissimi lettori di questo sito per la personalizzazione del discorso ma ritengo opportuno lasciare da parte dotte citazioni , utili e meglio esposte da altri, per centrare un problema vero e sentito da parte della gente comune: è l’ennesimo mito che crolla. Non certo il mito del   bisogno , i bambini devono sempre essere felici … come nelle fiabe … e il prete è il buon … samaritano.

Il dramma per tutti (anche e soprattutto per le persone più disincantate e meno osservanti, la tanto predicata ed inculcata bontà dei preti, l’illusione dei bimbi che fa sognare loro un mondo da favola dove il  signore buono aiuta chi ha bisogno) è proprio questo: aver rubato per sempre il sogno.

Il SOGNO E’ RUBATO  perché non è solo il pretino di campagna ma

addirittura il cardinale  … no …  il cardinale vicario … del Papa.

Feuerbach affermava che la religione è l’oppio dei popoli . Quando da ragazzo studiavo filosofia al liceo classico , pensavo e dicevo che il Feuerbach diceva ciò perché era ateo , il che allora significava cattivissimo , quindi era un poveraccio a dire tale baggianata . Eppure ero un ragazzo sensibile e , mi voglio rovinare, anche molto intelligente ( … poi all’università ho preso filosofia … ). Poi , però, ho capito che l’affermazione di Feuerbach non era intesa come un insulto alla  religiosità in genere ma alla religione come istituzione, volta, cosi  a drogare le menti .

 Religione e religiosità  , Islam e Jihadismo   Ideologia e idee : le parole non sono mai casuali  , esse ci indicano il senso, la spiegazione vera di ciò che vogliamo  dire , cioè esprimere .

E’ troppo facile parlare delle Crociate oppure dello stesso inizio del Cristianesimo come religione di Stato  (ut Costantinum imperatorem), o degli   Incas  o  Aztechi ,  i sacrifici umani per soddisfare il dio X  o la conquista delle Americhe  … dunque oggi perché parlare di ritorno indietro, di ferocia, di crudeltà ecc. ecc.. ecc?

Dimentichiamo facilmente che l’altroieri, in senso storicistico, le Mafie hanno ucciso , massacrato, dato fuoco …  sepolto nella calce viva …   o ieri stesso quando esseri umani ( umani ? )  schiacciano come fogli di carta persone con la carne vera, i sentimenti  veri  … e poi chissene frega se muoiono ammazzati dal destino : un signore, cioè, molto  distinto,  magari governatore della regione   che odia la gente di colore scuro perché puzza e poi ruba e poi  è  nullafacente  … mentre lo Stato li mantiene,   quando i nostri ( già, i nostri contro i loro ) sono disoccupati e lo Stato non ci pensa.

Religione … e la FEDE ?

Fede ha la stessa radice d fiducia , cioè affidarsi   ciecamente a qualcuno  o  qualcosa, dunque non c’è razionalità

 Nel MedioEvo le donne che non obbedivano ciecamente venivano bruciale vive ,  in quanto streghe.

Non sembra,   dunque,   che laddove il POTERE ISTITUZIONALE viene in qualche modo intaccato,   esso si difende nel modo più crudele e sanguinario possibile ?

Il discorso dunque non riguarda la Religione in quanto tale ( essa è come tutte le altre attività farcite di comunicazione , condizionata fortemente ) ma tutte le attività umane in quanto sono condizionate dal consenso sociale.

La religione quando si istituzionalizza ( e lo fa solamente se conviene al potere ), diventa sanguinaria proprio perché vede solamente se medesima come  potere. E’ la logica del cuius regio eius religio, secondo la quale il popolo deve osservare la religione del Sovrano del momento ( se viene un sovrano a cui fa comodo una religione diversa , il popolo è obbligato a cambiare opinione.

 LA FEDE dunque come fiducia ma non più a Dio bensì al sovrano del momento).

 costoro  … allo stesso modo … vogliono  vedere il paradiso perché interessi molto poco ideali  impongono loro di vedere ciò.

 E’ probabilmente a questo che pensava Feuerbach quando affermò che la religione rendeva la gente comune incapace di riflettere.

La fede è sicuramente una realtà spirituale. La religione  è tale solamente se istituzionalizzata

Il discorso ritengo possa valere per tutte le realtà prese in considerazione .

IN TAL SENSO NON E’ L’ATTO SPIRITUALE ( INTESO COME MOMENTO DI UNITA’ DEL CREATO , IN CUI PERSONE, ANIMALI , PIANTE , OGGETTI ,  CONSIDERATI COME MOMENTI CREATIVI DELL’INDIVIDUO) AD ESSERE OPPIO MA E’ IL CORRISPONDENTE ISTITUZIONALE MANIPOLATO DA UNA COMUNICAZIONE FALSA E   CONDIZIONANTE A CREARE IL SONNO DELLA RAGIONE .

Falsa  perché manipolata dal POTERE che filtra le notizie da dare e quelle da occultare ( come avviene per le televisioni e per la carta stampata  di tutti i regimi ) e condizionante di conseguenza perché … si vede con il voto, PERCHE’.

Allora se la religiosità è diversa dalla religione/istituzione e  l’islamismo è diverso dalla jiadismo ,la spiegazione del perché TUTTE le  televisioni e TUTTA la carta stampata del mondo cosiddetto libero è chiaramente percepibile: “ nel tempo dell’inganno universale DIRE LA VERITA’ E’ UN ATTO  RIVOLUZIONARIO “ G. ORWELL

Dire la Verità.

Già. Dirla però è un po’ difficile, quando accade che la signorina con la gonna Chaouqui doveva andare alla Leopolda dal suo amico nonché intimo confessore renzi ma non ha potuto perché incinta. Come ella medesima ha dichiarato a tutto il mondo urbi et orbi: “ella spera tantissimo di andarci il prossimo anno”e poi ha fatto una dichiarazione veramente sconvolgente: “Ci sono tanti qui dentro che vogliono Papa Francesco morto.”

Quanti giornali hanno comunicato ciò ?quante tv ?

Oggi dobbiamo capire che BISOGNA distinguere la Chiesa dei preti di strada, della  resistenza ai regimi dittatoriali, delle comunità di base … e del Papa ( incredibile questa unione del vertice con la base )  da quella della Istituzione ( ma … il Papa non è IL vertice della Istituzione? )L’atto rivoluzionario è proprio la fusione TOTALE E ASSOLUTA tra il vertice e la base .

Questo vuol dire demos crazia.

5 Commentia“UNA HOSTERIA DELLA SEDE. SANTA ?”

  1. Ho fatto fatica a leggere questo articolo, non certo per il contenuto che riflette, come è giusto che sia, l’opinione di chi scrive, quanto per l’affastellamento disorganico di affermazioni che hanno il solo scopo di evidenziare che la Chiesa fa schifo, che è un covo di gente che persegue solo il guadagno e la copula (ndo cojo cojo!), che lì dentro si trama dalla mattina alla sera, che il soglio pontificio è stato, fino all’arrivo del papa polacco, cosa (loro) delle famiglie della nobiltà romana e che solo il prete di strada è persona degna.
    Opinioni dell’articolista, dicevo, ma la Chiesa è, per fortuna, anche altro.
    L’affermazione che i papi, prima dell’arrivo di Wojtyla erano appannaggio esclusivo delle famiglie della nobiltà romana è sbagliata, perchè negli ultimi due secoli solo Pacelli proveniva dalla nobiltà romana (una volta si diceva “nera”).
    La prova? Partiamo dall’inizio dell”800.
    Pio VII (Cesena), Leone XII (Spoleto), Pio VIII (Cingoli), Gregorio XVI (Belluno, Pio IX (Senigallia), Leone XIII (Carpineto Romano), Pio X (Riese, Treviso), Benedetto XV (Genova), Pio XI (Desio, Milano),Pio XII (Roma), Giovanni XXIII (Sotto il Monte, Bergamo), Paolo VI (Brescia), Giovanni Paolo I (Forno di Canale (Belluno) Giovanni Paolo II.
    La provenienza degli ultimi due papi credo la conosca anche l’articolista.

    • livi giuseppe // 18 gennaio 2016 a 22:36 // Rispondi

      gentile signore forse , anzi sicuramente non sono stato capace di spiegarmi bene e di conseguenza me ne scuso… Io , però, a 71 anni non sono assolutamente desideroso di fare di tutt’erba un fascio in quanto sono anni ormai (tanti ) che pur essendo un ingraiano di ferro ( nel senso che sono stato per 14 anni assessore per il PCI … ), ho frequentato e comunità di base ( vedi a roma quella di S. Paolo fuori le mura di dom franzoni ) e attualmente sono in contatto settimanale con un ex allievo della scuola di barbiana di don Lorenzo Milani.

      Per quanto riguarda poi il discorso della curia romana … beh … romana è un modus dicendi cioè per dire nera nera .. .
      In ogni caso ringrazio questo signore perchè è proprio attraverso il confronto che si costruirà un mondo migliore

  2. Il signore che ha scritto questo capolavoro vuole dire che Matteo Renzi, “il confessore intimo” della signora o signorina implicata nelle nefandezze che si consumano in Vaticano, è l’ispiratore di tutte quelle porcherie?
    Ancora: di “oltre al povero e notissimo Don Gallo di Genova, di preti di strada quanti ne vede in giro?
    Se non ne vede, vada a dare un’occhiata in Africa e in altri posti sperduti e chieda se sono tutti sporcaccioni come quelli (purtroppo tanti) che sporcano la Chiesa.
    Generalizzare i problemi, che pure esistono, si butta l’acqua sporca col bambino e si fa dell’informazione inutilmente faziosa. Tipo quella dell’intimo confessore della Leopolda.
    Se sono renziano?
    Non me ne può fregare di meno di Renzi, ma ritengo spregevole quel dire e non dire. quell’alludere così meschino che non porta da nessuna parte e non aiuta l’informazione corretta.

    • forse sbaglio a rispondere a chi ha scritto questo commento . A proposito mi chiamo giuseppe livi e sono “quel signore ” di 71 anni che cerca di capire . ..
      Già cerco di capire proprio perché di Don Andrea Gallo ne vedo molti … posso elencarne almeno 52 visto che pur essendo un ingraiano da sempre ( nel senso che ho fatto l’assessore per 14 anni per il PcI) ho frequentato almeno 2 comunità di base … sE poi mi si dice che non è vero che è il matteo renzi da me chiamato matteo le pen o il grullo parlante … allora mi rendo conto che non è più il caso di parlare . A proposito… sa cosa significa il termine cultura ? che cosa è la democrazia nella comunicazione ?
      Forse glielo spiegherò in altra occasione … se però si esprimerà in modo più corretto ed educato …
      la democrazia significa proprio che io posso dissentire da te ma sono aperto e disponibile ad ogni confronto !

  3. livi giuseppe // 18 gennaio 2016 a 22:43 // Rispondi

    Sono , come si può vedere dalla risposta data al commentatore precedente, abituato a rispondere alle persone che parlano, ragionano … dunque pensano , in modo corretto ed educato .
    Agli insulti , mi scuso, ma non sono abituato rispondere . E’ certamente un mio limite e di questo mi scuso ancora .

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