“Alla Triade immacolata/ or lamenta l’accioccata./ “Ma che tedio la giornata,/ sempre uguale, uggiolata”. E’ il capoverso della sesta ballata (chiamiamola così, ma il termine è improprio e lo vedremo poi) scritta e recitata con successo in teatro da quello che potremmo definire un cantastorie. Poiché tale si può definire Giovanni Previti, anacronistico ma [...]