“Spuntava il sole quando ci siamo avviati giù per la china, dove ad ogni passo ci si offriva un paesaggio sempre più pittoresco”. Così Goethe nel suo “Viaggio in italia”, giunto in Sicilia ed ora a Girgenti, diretto verso la Valle dei Templi, il cuore dell’antica Akragas che lo sedurrà come ha già sedotto e sedurrà ancora i viaggiatori del Grand Tour. Ed è un’immagine ricca, complessa, magica, racchiusa nel famoso “Voyage Pittoresque” dell’Abate di Saint-Non quanto in quello non meno famoso di Lord Byron e nelle acute descrizioni archeologiche di Winckelmann come nei deliziosi acquerelli di Hackert. Un’immagine il cui fascino oggi è reso ancor più prezioso dalla festa del Mandorlo in Fiore, giunta quest’anno alla 74° edizione.
Sapore di primavera nei dieci giorni (1-10 marzo) in cui si celebra una ricorrenza ormai famosa in tutto il mondo soprattutto per il particolare clima che vi respira. Non è solo colore, il risveglio della natura in un paesaggio unico al mondo (vedi il tripudio di colori e aromi del Giardino della Kolymbetra), ma qualcosa di più complesso, che unisce insieme storia, arte e umanità. Se ogni edizione è in continuità con le precedenti questa le riassume ed al contempo le supera per quella sorta di ecumenismo di fondo che la caratterizza. E’ il messaggio trasmesso, l’idea di dialogo e di armonia fra i popoli, qui rappresentate dalle varie tradizioni a confronto, dove ognuna è stata riconosciuta dall’UNESCO come “patrimonio dell’umanità”. Il risultato è un festival etnico (20 i paesi partecipanti) nell’accezione migliore del termine.
Oggi soprattutto, in questa particolare e delicata contingenza storica, è necessario un proficuo interscambio culturale ed il fitto calendario delle manifestazioni ne è una valida conferma. A cominciare dall’infanzia, quando è più facile educare al Bello ed alla solidarietà fra gli esseri umani (“Festival bambini del mondo” e “Pomeriggi del mandorlo” ) per proseguire con appuntamenti ludici (“Giochi di strada”, “Pomeriggi Giurgintani”), gastronomici (“Laboratori del gusto”), culturali (“Pitré Lab-favole siciliane”, “ Adotta un patrimonio”, “Festival Internazionale del Folklore”, con gruppi da tutto il mondo, “World music”). Sono diecine gli appuntamenti il cui comun denominatore è l’incontro che travalica ogni pregiudizio di razza o religione, ecumenico, appunto, simbolicamente rappresentato dalla cerimonia della sfilata ed accensione del tripode dell’amicizia e, infine, suggellato dalla serata finale nel Tempio della Concordia.
I Mandorli in Fiore come l’allegoria dell’umanità in cammino.
Agrigento, “74° Mandorlo in Fiore – Patrimoni culturali e comunità”, fino al 10 marzo. Per informazioni www.festivalmandorloinfiore.it . Durante il Festival sono organizzate visite guidate alla valle dei Templi e i siti dell’antica Akragas (nonché il Museo archeologico e la casa di Pirandello). Per informazioni e prenotazioni 09221839996 e www.coopculture.it .
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