Luglio musicale pontino
Bello l’inizio del 53° Festival Pontino di Musica, con la Banda Musicale della Marina Militare che si esibisce nei Giardini del Palazzo Comunale di Latina, in un repertorio che spazia dall’800 al ‘900, con gli imprescindibili Verdi e Rossini (venerdì 30, h.21). E Latina è il cuore pulsante del Festival, perché qui ha sede la Fondazione Campus Internazionale di Musica che, oltre alla manifestazione, nello splendido scenario medioevale di Sermoneta organizza corsi di perfezionamento, convegni e tavole rotonde e, suo fiore all’occhiello, gli Incontri Internazionali di Musica Contemporanea.
E Sermoneta con il suo possente Castello Caetani è uno dei luoghi che ospiteranno buona parte dei ventuno appuntamenti il cui comun denominatore è un confronto fra passato e presente. Due tipi di sensibilità musicali, quella di àmbito romantico e quella moderna e contemporanea, una sorta di scambio dialettico anche all’interno dello stesso evento in programma ed è ciò che distingue senz’altro questa 53° edizione. La rende, per così dire, più intrigante e, per fare un esempio, si veda la serata del 15 luglio a Latina (h.21), con “Adagio e minuetto variato” per violoncello e orchestra di Haydn elaborato da Goffredo Petrassi (in prima assoluta), “Immobile n.2” per armonica a bocca e 12 archi di Ennio Morricone e la sempre magnifica “Sinfonia n.7” di Beethoven.
Dunque un cartellone molto ricco, con novità presentate in esclusiva nonché lavori di spesso suggestiva sperimentazione musicale. Così sabato 1 luglio, nel Castello Caetani, da segnalare “Drive” e “Duals” di Ivan Fedele, il primo per vibrafono e pianoforte e l’altro percussioni e pianoforte (questo brano con sonorità multiple), “Enchères” di Mael Bailly, ancora piano e percussioni, e “Quatre pièces fébriles” di George Aperghis, per piano e marimba. Davvero particolare, mentre il 2, alle 19,30, sempre al Castello, una stimolante serata “ibrida”: “Memorie di tempesta” (2015) di Federico Gardella, “Sfiori” (2017) di Danilo Comitini e “Uriel” (2012) di Matthias Pintscher, composizioni per violoncello e pianoforte alternate alle brillanti “Phantasiestucke” di Schumann (nella versione per violoncello e piano) e la “Sonate fur Klavier und Violoncello” di Beethoven.
Ancora il Castello con un workshop di composizioni a cura di Alessandro Solbiati, con il trio Malika Yessetova, Martina Rudic e Maria Grazia Bellocchio (giovedì 6 luglio, h.21), “Giovani artisti dal mondo”, allievi di violino e contrabasso (venerdì 7, h.21) e, da non perdere, “Pictures”, una “esperienza itinerante” che conduce il pubblico nei meandri del Castello, con uno sfondo sonoro misto che evoca i passaggi salienti della vita medioevale (sabato 8, h.21). E continuo citando il romanticismo pianistico (Schumann e Chopin) ai Giardini di Latina, con Elissò Virsaladze (domenica 9, h.21), la chitarra di Luigi Attademo impegnata in un programma tutto ispanico (Cori, nello splendido chiostro di Sant’Oliva, martedì 11 alle 21,30), la presentazione del volume di Katerina Vondrovicova dedicato al compositore Petr Eben, del quale sarà eseguita la “Musica Dominicalis” (mercoledì 12, h.18,30 a Latina, chiesa di San Francesco d’Assisi). Si torna poi al Castello con “Giovani artisti dal mondo” (giovedì 13, h.21) e un recital di voce e chitarra di Lorna Windsor ed Elena Casoli, da Sciarrino a Panni (“Zodiac”, in prima assoluta) a Bussotti (venerdì 14, h.21).
Trasferiamoci in quel gioiello gotico cistercense che è l’Abbazia di Fossanova, dove, nell’Infermeria dei monaci, il violoncellista Giovanni Gnocchi e la pianista Eugenia Tamburri si immergeranno nella “Haus Musik” dell’800 con un omaggio a Daniil Shafra, famoso violoncellista russo del secolo scorso (domenica 16, h.19,30). E l’Infermeria ospiterà nuovamente la musica con il Trio Roma Classica che eseguirà Donizetti, un raro Chopin ed un superbo Mendelssohn (domenica 23, h.19,30). Ritorno al Castello con una “Serenata-classe di fisarmonica” a cura di Corrado Rojac(lunedì 24, h.21) e l’Orchestra Nazionale dei Licei Musicali diretta da Francesco Di Peri, ovvero il frutto maturo che scaturirà dal Laboratorio Orchestrale del Campus, con un programma misto, da Sacchini a Beethoven e da Saint-Saens a Morricone (lunedì 31, h.21). E’ la serata conclusiva, preceduta da quella, molto suggestiva, nell’Oasi di Pantanello, accanto al Giardino di Ninfa, dove il pianista Alfonso Alberti proporrà “Musiche per un giardino”, il fiore come tema (da Schubert a Gaslini), una nota gentile per una manifestazione culturale di qualità.
“53° Festival Pontino di Musica” organizzato dal Campus Internazionale di Musica di Latina (di fresca nomina a Presidente della Fondazione Elisa Cerocchi). Vi sono anche eventi affiancati, come l’inaugurazione della mostra “il sogno di Ninfa” della pittrice Gianne de Genevraye (domenica 2, h.18,30, al Castello) e la presentazione del libro “Faccia da jazz” di Gualtiero Titta (sabato 22 h.19, al castello). Per informazioni 0773605551 e www.campusmusica.it
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