L’ironia di Bellocchio
SE POSSO PERMETTERMI – CAPITOLO II
di Antonella D’Ambrosio
L’ironico e spassoso corto di Marco Bellocchio, “Se posso permettermi”, al suo secondo capitolo, è stato presentato domenica 1° settembre 2024 in Selezione Ufficiale Fuori Concorso alla 81esima Mostra del Cinema di Venezia. Il conciso film, realizzato nell’ambito del corso di alta formazione cinematografica “Bottega XNL – Fare Cinema” 2023, è il seguito del cortometraggio omonimo realizzato nel 2019 da Marco Bellocchio e i suoi allievi a Bobbio.
È una gioia constatare che il Maestro si diverte e con lui tutta la troupe e i molti stimati attori coinvolti: Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, Rocco Papaleo, Giorgia Fasce, Filippo Timi, Pier Giorgio Bellocchio, Fabrizio Gifuni, Edoardo Leo. Non si scorda certo del pubblico, Bellocchio: con questi amati interpreti, perfettamente calati nella parte, lancia ironici semi di speranza per un mondo in cui ciascuno faccia ragionare la propria testa. Ascoltiamo le parole del regista: «Se posso permettermi – capitolo II – racconta Marco Bellocchio – è un commiato triste e divertente (spero che lo sia) da una casa in cui ho vissuto tanti anni della mia vita (dall’infanzia) e dove ho girato tante volte (è la casa dei “Pugni in tasca”). Dove ritrovo ancora una volta le fotografie degli zii morti giovani. Pascoli incombe. Un commiato definitivo (lo sarà?) di un uomo, Fausto, che sono un po’ io, mio fratello Alberto, mio fratello Piergiorgio, tutti i miei fratelli e sorelle e i miei figli Pier Giorgio ed Elena. Diversamente dal pascoliano Fausto abbiamo però tutti bene o male lavorato e lavoriamo ancora, pur avendo abbondantemente superato l’età di pensione. Tranne i miei figli. Il film è stato ideato e scritto da me ma poi rielaborato e in parte riscritto con gli studenti di “Bottega XNL – Fare Cinema” dell’anno 2023. Poi girato sempre con gli studenti e con dei grandi professionisti (come avviene tutti gli anni), e generosamente interpretato da attori eccezionali che sono entrati magnificamente nei ruoli in pochissimo tempo. È stato un bel gioco collettivo».
Nel primo episodio Fausto – interpretato da Fausto Russo - ( prego notare che anche nel secondo capitolo tutti i personaggi mantengono il proprio nome), un uomo colto, ma incapace d’azione, torna a Bobbio in seguito alla morte della madre e, nelle sue interazioni con i paesani, non riuscirà a trattenersi dall’esprimere sinceramente i suoi inaspettati e inopportuni giudizi, pur anticipati dall’apparente gentilezza di un “se posso permettermi …”.
Nel secondo capitolo gli si rende pan per focaccia. Ritroviamo Fausto tre anni dopo, non se ne è mai andato da Bobbio e vive nella casa della madre sommersa dai libri; è invecchiato e impoverito, poiché non lavora e non ha una pensione, è costretto a vendere la casa. Nelle faccende domestiche è aiutato dalla cameriera Barbara alla quale deve anni di arretrati. Nell’arco di una giornata l’inerte Fausto osserva sfilare uno strano corteo di visitatori: il mellifluo parroco del paese (Fabrizio Gifuni); un uomo misterioso con la sua assurda idea a tema fantasmi (Filippo Timi); il capitano dei Carabinieri (Pier Giorgio Bellocchio) che propone a Fausto un matrimonio riparatore con la figlia, rimasta incinta di qualcun altro. E, a tarda notte, Fausto, come sempre impassibile e annoiato, sorprende una coppia di ladri entrata in casa con la complicità di Barbara …
Il cortometraggio è una produzione Kavac Film con Rai Cinema, in collaborazione con Fondazione Fare Cinema e Fondazione di Piacenza e Vigevano, prodotto da Simone Gattoni in collaborazione con Paola Pedrazzini e Pier Giorgio Bellocchio. La distribuzione internazionale è Rai Cinema International Distribution: da non perdere per un sano e non futile divertimento.
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