Pubblicato: 25 febbraio 2017 di Nica Fiori in News // 0 Commenti
Leonardo da Vinci (1452-1519) è indubbiamente il genio del Rinascimento per eccellenza, l’artefice di una profonda rivoluzione in campo artistico e scientifico, le cui opere pionieristiche continuano ancora oggi a stupirci per la loro attualità. A un aspetto particolare dei suoi studi è dedicata la mostra “Leonardo e il volo”, che si tiene nei Musei Capitolini, dal 21 gennaio al 17 aprile 2017, un po’ in anticipo rispetto alle celebrazioni del 2019 per il cinquecentenario della sua morte. Nell’ambito di questa mostra viene esposto per la prima volta a Roma il Codice del volo degli uccelli, prestato dalla Biblioteca Reale di Torino nella sua ricomposizione integrale. Un testo che ci dà la possibilità di penetrare il pensiero di Leonardo e la sua capacità di osservazione, non solo riguardo al volo degli uccelli, e quindi alle strutture delle ali dei volatili, ma anche alle correnti d’aria, che lo portano a formulare una sua teoria sul volo. Grazie a supporti touchscreen possiamo sfogliare foglio per foglio gli appunti di Leonardo, con la sua scrittura da destra a sinistra e i suoi interessanti schizzi (a destra vediamo il testo originale e a sinistra quello leggibile in italiano e in inglese). Sfogliando virtualmente questo quaderno (18 carte, oltre alle due copertine), ci rendiamo conto di come egli guardasse sempre alla natura e progettasse di conseguenza.
Il codice presenta anche delle curiosità non legate propriamente al volo, come alcuni disegni in sanguigna di elementi vegetali e di parti umane, motivi architettonici e un ritratto in sottofondo, piuttosto labile come segno, che potrebbe essere un autoritratto giovanile (Piero Angela ne fece fare una rielaborazione digitale in una sua trasmissione, invecchiandone i tratti ed evidenziandone la somiglianza con quelli certi).
Prima di Leonardo il sogno di volare era solo un mito (pensiamo al volo di Icaro, grazie alle ali di cera realizzate dal padre Dedalo), anche se Archita di Taranto aveva progettato una macchina volante in forma di colomba. I risultati di Leonardo sul volo sono tra i più originali e meno debitori della tradizione. Il suo è stato un lavoro metodico (se ne occupò in effetti in più momenti della sua vita), in cui osservazione, disegno, misura e sperimentazione si fondono continuamente. Il suo interesse in questo campo è documentato tra l’altro in due fogli del Codice Atlantico, nei quali è disegnato una sorta di paracadute e lo studio della vite aerea. Poiché le sue teorie sul volo non avrebbero potuto avere facile applicazione per gli evidenti limiti di energia e di materiali a disposizione, Leonardo si concentrò nello studio di motori che fossero in grado di generare sufficiente forza propulsiva amplificando l’energia muscolare, come complicati sistemi di funi, o accoppiamenti di viti e madreviti. A partire dal 1503 si concentrò in maniera più organica sul volo degli uccelli, testimoniato dal codice relativo, per studiare nuove macchine volanti che sfruttassero le correnti ascensionali librandosi con le loro ali, allo stesso modo dei grandi uccelli rapaci, come il nibbio, che egli aveva avuto modo di osservare più volte in Toscana. Le sue macchine non riproducono più il volo battente ma piuttosto quello librato e le ali imitano quelle dei volatili di grandi dimensioni, oppure quelle dei pipistrelli.
La mostra, oltre ad esporre il prezioso Codice in un clima box appositamente realizzato per salvaguardarne le condizioni, si avvale di “tecnologie capaci di dare interazioni realistiche”, ovvero “immagini in grado di generare suggestioni ed emozioni, senza rinunciare alla rigorosità scientifica”, come ha dichiarato Massimo Bergamasco, del Laboratorio di Robotica percettiva dell’Istituto Sant’Anna di Pisa.
Grazie a Sky 3D, è possibile anche immergersi in un’affascinante esperienza sensoriale, ovvero visioni tridimensionali del volo degli uccelli, dal nibbio al colibrì, e delle macchine volanti, tratte dal documentario “Alla conquista del cieli” di David Attenborough.
Chiude l’esposizione un’installazione dell’Agenzia Spaziale Italiana che illustra le diverse tappe del volo umano nello spazio con particolare riferimento alle missioni di Exomars, con una sonda robotica che raggiungerà Marte nel 2020.
La mostra, promossa dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni culturali, è stata ideata e realizzata dall’Associazione culturale MetaMorfosi in collaborazione con Zetema Progetto Cultura.
Leonardo e il volo.
Il manoscritto originale del Codice e un’esperienza multimediale e 3D
Musei Capitolini
Piazza del Campidoglio – Roma
Orario: tutti i giorni 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti: intero: € 15 biglietto integrato Mostra + Museo (comprensivo della tassa del turismo per i non residenti a Roma); ridotto: € 13 biglietto integrato Mostra + Museo (comprensivo della tassa del turismo per i non residenti a Roma)
Scritto da: Nica Fioriin data: 25 febbraio 2017.il29 aprile 2017.
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