Korea Week
Korea Week
di Antonio Mazza
Anno sesto per l’Istituto Culturale Coreano la cui sede è in un’elegante palazzina primi ‘900 all’inizio di via Nomentana. Sei anni di intensa attività per promuovere la conoscenza del lontano paese asiatico, arte, cinema, danza, cucina, attività ludiche e sportive, una vasta gamma di iniziative che quest’anno si ampliano ancora, come dimostrano le giornate dal 20 al 26 ottobre. “Abbiamo organizzato vari eventi che uniscono la tradizione con il moderno”, ha dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione la Direttrice dell’Istituto Chun Ye Jin e in effetti lo conferma il programma generale. In particolare un grosso spazio è dato al pubblico giovane che può seguire “live” una star internazionale nonché pioniere del K-Pop, uno YouTuber italiano che vive da undici anni a Seoul. Ma entriamo più nel dettaglio.
Giovedì 20 alle ore 19 inaugurazione con “L’era dell’arte coreana: The Eternal”. E’ l’arte del “Sansuhwa”, la pittura tradizionale di paesaggio che, filtrata da una cultura di matrice buddista e confuciana, si esprime in forme stilizzate, fortemente spiritualizzate, come è tipico della cultura dell’Estremo Oriente (vedi la “guo hua” cinese o gli “ukiyo-e” giapponesi). In mostra opere di Park Dae-sung, famoso per la tecnica del “Sumukhwa”, pittura monocromatica a inchiostro e acqua, un appuntamento d’arte per noi italiani del tutto inedito, assolutamente da non mancare (fino al 2 dicembre, ingresso libero).
Venerdì 21 stessa ora al cinema The Space Moderno in piazza della Repubblica l’autrice e giornalista Selvaggia Lucarelli insieme allo chef food blogger Lorenzo Biagiarelli animano un talk-show dove parlano delle loro esperienze di viaggio e cucina in Corea. Ovviamente l’invito ad intervenire all’incontro è rivolto a quanti -e sono in aumento- si sentono attratti da un paese la cui cultura è tutta da scoprire (ingresso su prenotazione con link sul sito dell’Istituto). E dal turismo alla danza, sabato 22 sempre alle 19, A.s.d. Studio danza Artemosa, via Cutilia 41, K Pop Academy, masterclass di danza per K-Pop addicted, con Xinuz, coreografo e ballerino che collabora attivamente con i BTS (su prenotazione). E, nella sede dell’Istituto, stessa sera e stessa ora, proiezione di un balletto drammatico eseguito dal Seoul Art Center, “La danza del Paradiso”, incentrata sulla figura di An Jeung Geun, eroe dell’indipendenza coreana (su prenotazione).
Domenica 23, come anticipato all’inizio, spazio giovani con appuntamento al Teatro Orione, via Tortona 7, dove si esibisce dal vivo un famoso YouTuber che vive da anni a Seoul. Specializzato nel K-Pop, Marco Ferrara è anche noto come Seoul Mafia, appellativo questo che, nel corso di un simpatico collegamento skype durante la conferenza stampa, gli è stato dato nei primi tempi del suo soggiorno coreano. Un clichè, tipo “pizza e mandolino”, che ormai accetta con molta ironia. Dal vivo condurrà il “K-Pop Talk & Dance” e con lui si esibiranno i migliori performers locali di K-Pop Cover Dance, come Francesca De Filippis, Blax Square crew e Y-Knot crew. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Naturalmente non manca il cinema che, negli ultimi anni, si sta affermando su scala mondiale. Dal 24 al 26 allo Space Moderno tre film di recente successo: “Nido di vipere” dell’emergente Kim Yong-hoon, con Jeon Do-yeon (Prix d’interprétation feminine al Festival di Cannes 2007), Youn Yuh-Jung (Oscar come miglior attrice protagonista nel 2021 con “Minari”) e Jung Woo-sung (24 h.19); “Escape from Mogadishu”, che narra di eventi accaduti durante la guerra civile del 1991, presentato al Florence Korea Film Fest e al Far East Film Festival (25 h.19); “Decision to Leave” (La donna del mistero), vincitore a Cannes del “Prix de la mise en scène”, regia di Park Chan-wook, affermatosi a livello internazionale con “Old Boy” (26 h.19). Tutti i film sono in originale con sottotitoli italiani, ingresso su prenotazione.
Dunque una settimana molto stimolante, che permette di conoscere a distanza ravvicinata una cultura dalla storia antica che qui, nella palazzina liberty di via Nomentana, con il suo arioso loggiato, si propone con un percorso dalla Tradizione alla modernità. Così, all’interno dell’istituto, accanto alle sale multifunzionali, lo spazio mostre, la biblioteca, l’aula di cucina il visitatore può ammirare la fedele riproduzione del “sarangbang”, sala d’accoglienza per gli ospiti, o i pannelli “Hanji” in carta coreana ricavata dalla corteccia di gelso. Passato e presente in armonia in un unico, prezioso spazio.
Istituto Culturale Coreano, Via Nomentana 12, tel.06441633 e www.culturacorea.it
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