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Il Fuoco Sacro

La danza sacra

La danza sacra

                                                       Il Fuoco Sacro

di Antonio Mazza

“La scoperta della Casa delle Vestali, ai piedi del colle Palatino, ha fornito agli amici e agli ammiratori della Roma antica, un nuovo ed affascinante oggetto di inchiesta”. E ancora: “Nella mia lunga esperienza e pratica di ricerca e letteratura archeologica, non ho mai incontrato un soggetto più piacevole ed interessante”. Così scriveva Rodolfo Lanciani nel 1883 durante gli scavi nel Foro Romano che portarono alla scoperta dell’Atrium Vestae, parte dell’area consacrata dove le vergini destinate al culto istituito alle origini di Roma da Numa Pompilio attendevano alla custodia del Fuoco Sacro.  La loro militanza durava trent’anni ed era regolata da una disciplina durissima che contemplava, nel caso una delle vestali facesse spegnere la fiamma o infrangesse il voto di castità, la pena di morte (sepolte vive nel Campus Sceleratus, nei pressi di Porta Collina). Nel cuore del tempio era conservato il Palladium, una statua di legno di Atena portata a Roma da Enea, simbolo delle origine mitiche dell’Urbe.

                                                                                                                                  Foro Romano - Casa delle Vestali. Copyright parcocolosseo.

                      Foro Romano – Casa delle Vestali.
                     Copyright Parcocolosseo.

Finalmente, dopo anni di parziale chiusura al pubblico, viene resa fruibile la Casa delle Vestali nella sua integrità, grazie ad un lavoro di restauro iniziato nel 2013 da Patrizia Fortini e Maria Maddalena Scocciante e proseguito da Irma Della Giovampaola. Ora è possibile un nuovo percorso che permette di accedere ai vari locali del complesso, come gli appartamenti privati delle Vestali e la parte destinata alle incombenze quotidiane. “Si tratta del primo passo di un complesso programma di ricerca e restauro con lo scopo di ampliare l’offerta culturale per coinvolgere il pubblico in una visita sempre più consapevole”, ha commentato Alfonsina Russo, Direttore del Parco Archeologico del Colosseo. Un continuo ed entusiasmante work in progress, dunque, impreziosito nella giornata inaugurale da “danse sacrée et danse profane”, musica per arpa e archi di Debussy, suggestiva performance con un magnifico corpo di ballo che ha riproposto le danze rituali delle sacerdotesse del Fuoco Sacro.

  Cortile, statue Vestali

 cortile, statue Vestali

E veniamo alla visita. Subito, varcato l’ingresso dell’Atrium Vestae, il superbo colpo d’occhio sul cortile, con vasche centrali e, ai lati, le statue delle vergini consacrate. Queste, destinate sin da piccole al culto e provenienti da famiglie patrizie, al momento dell’elezione subivano la tonsura sacra e la chioma veniva appesa ad un albero di loto (“arbor capillata”). Il suo fiore significa purezza e rinascita e qui si è voluto inserire un richiamo simbolico, rappresentato dalle ninfee nelle vasche restaurate, a dimostrazione della complessità del restauro stesso (oggi si tende a coinvolgere più discipline, per un recupero fedele dell’antico).

Numa Pompilio e una Vestale

Numa Pompilio e una Vestale

                                          

 Dal cortile si accede ai locali musealizzati dove figurano reperti degli scavi fine ‘800 mai mostrati sinora e di grande interesse, come una pregevole raccolta di busti fra i quali quello di Giulia Domna, moglie di Settimio Severo, che restaurò il complesso dopo l’incendio del 191 d.C. Notevole poi lo spazio dove figura la statua di Numa Pompilio, il secondo re di Roma, accanto ad una sacerdotessa: a lui, come già detto, si deve il culto del Fuoco Sacro. Proseguendo s’incontra  il “pistrinum”, mulino con macina a clessidra dove si otteneva la “mola salsa”, farina di farro e sale con la quale erano asperse le vittime sacrificali. Gli altri locali fungevano da cucina e da abitazione delle vergini consacrate a Vesta le quali, oltre ai divieti, godevano di numerosi privilegi nella vita pubblica, data la loro importanza sul piano religioso.

                                      Pistrinum

Pistrinum

Il culto, iniziato in epoca repubblicana e proseguito poi in età imperiale, terminò quando il cristianesimo divenne religione di stato e, con l’editto di Tessalonica, Teodosio proibì ogni forma di culto pagano. Così, nel 391 d.C., il Sacro Fuoco, l’Ignis Vestae che veniva rinnovato ogni anno alle calende di marzo, si spense per sempre. E con lei la Roma leggendaria dei Padri.

                                     Mappa della Casa delle Vestali

                                              Mappa della Casa delle Vestali 

 

Parco Archeologico del Colosseo, tutti i giorni h.10,30-18,45. Biglietto euro 16 intero 2 ridotto (full experience intero 22, ridotto 2). Per informazioni 0639967700 e www.parcocolosseo.it

 

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