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Falso d’Autore

download“Contaminazioni, Mutamenti, Biografie immaginarie, Travestimenti, Falsi da Leggere”, le cinque situazioni che caratterizzano questo XVII Festival Pergolesi Spontini. Un Festival squisitamente tematico, perché il comun denominatore di ogni evento è il “falso d’autore”, recuperato nel tempo o, in taluni casi, reinventato parafrasando le linee originali. Comunque un’esperienza molto interessante e stimolante, che inizia il 7 agosto prossimo per concludersi il 17 settembre e, come sempre, appare decentrata in vari centri grandi e piccoli delle Marche, Jesi quale punto centrale.

E qui, prima della serata d’apertura, come ottima introduzione al Festival, è consigliabile una visita a Palazzo Ghislieri nel centro storico di Jesi, dove da poco è stato inaugurato il “Museo Federico II Stupor Mundi”. Sedici sale tematiche su tre piani per illustrare la vita e le opere di questo sovrano illuminato nonché mecenate e uomo di grande cultura (celebre, fra i suoi scritti, “De arte venandi cum avibus”). Un denso “viaggio immersivo e multisensoriale”, come si legge nel comunicato stampa, che si avvale di tecniche digitali di ultima generazione, come il video mapping e supporti touch-screen. Un Museo che risulta davvero all’altezza di quanto in esso viene mostrato e narrato.

E ora il Festival, che, preceduto dal 7 al 10 agosto da “Contaminazioni”, concerti che si svolgono a Jesi in piazza delle Monachette in collaborazione con il Jesi Jazz Festival (Doctor 3 e Roberto Gatto New Quartet), inizia alla grande il primo settembre con il sempre magnifico “Stabat Mater” di Giovanni Battista Pergolesi eseguito dall’ensemble Le Banquet Céleste diretto da Damien Guillon (Teatro Pergolesi, h.21). Seguono, in piazza della Repubblica due esperienze molto intriganti, la rilettura in chiave jazz di Giuliana Soscia & Pino Jodice Quartet  e “Jazzin’ around Baroque”, jam session su temi del recitar cantando e del barocco italiano (rispettivamente h.22 e 23, ingresso libero).

Passiamo al testo scritto, i famosi “Ossian Poems” che si disse composti dal bardo scozzese Ossian, mentre in realtà vennero scritti nel ‘700 da James Macpherson, quindi un “falso d’autore”, nella Galleria di Palazzo Pianetti di Jesi, con la messinscena di Giovanni Sinopoli (2 settembre h.21). E ci spostiamo poi ad Apiro, Abbazia di Sant’Urbano, con il Banquet Céleste in Bach/Pergolesi, dove il sommo di Eisenach adatta un testo tedesco allo Stabat Mater (h.21) e a Maiolati Spontini, Casa dell’Olio e delle Biodiversità, per Oriente/Occidente, Hussein Rassim e Saif Al Qaisi e Daniele di Bonaventura (3 settembre h.18) e la lettura di un falso storico all’origine della Shoah: i “Protocolli dei savi di Sion”, recitati da Edoardo Coen con interventi di musica klezmer, la musica degli “shtetl”, i ghetti dell’Europa Orientale (Giardino dell’Archivio, Biblioteca e Museo Gaspare Spontini, h.21).

Caravaggio è il protagonista de “Il colore del sole”, pagine del suo diario che Andrea Camilleri ha recuperato (dice) per vie misteriose. Ne è scaturito un complesso lavoro che viene presentato a Jesi in prima assoluta al Teatro Pergolesi l’8 settembre h.21, con musiche di Lucio Gregoretti e l’Ensemble Roma Sinfonietta diretto da Gabriele Bonolis. E di qui un salto ad Ancona, il 9 al Museo Archeologico per la “Chanson de Bilitis” che Pierre Louys pubblicò nel 1894 attribuendole a Bilitis, poetessa greca coeva di Saffo (h.18). Un falso storico come la “donatio” di Costantino che l’ensemble Odhecaton rappresenta il 10 nel chiostro di San Francesco a Serra De’ Conti 8 (h.18), mentre il 9 alle 21, nella Basilica della Santa Casa di Loreto esegue “L’Homme armé” su musiche di Dufay e Ockeghem (era un tema molto sfruttato nella polifonia sacra medioevale).

Dopo “Vivaldi e la Scuola Veneziana” con l’Accademia Hermans, false attribuzioni, riscritture eccetera (il 10, chiesa degli Aroli di Monsano h.21) tutto il folklore di “Canzoni Siciliane”, su testi di Luigi Capuana (15, Teatro La Vittoria di Ostra h.21) e doppio appuntamento a Jesi il 16: nella Sala Maggiore della Biblioteca Planettiana le liriche che Olindo Guerrini attribuì al cugino Lorenzo Stecchetti in una rappresentazione canto-musica (h.18) e “Contrafacta”, melodie sacre e profane con l’ensemble La Stagione Armonica. E, sempre a Jesi il 17 settembre, lo stesso ensemble in una “Messa” di Giacomo Carissimi nella chiesa di San Marco alle 11,30, mentre nella splendida chiesa romanica di Santa Maria di Portonovo, Riviera del Conero, si svolge “Autenticamente falso”, con musiche del ‘700 in realtà scritte due secoli dopo (h.18).

Il Festival si conclude ma ha un suo corollario, costituito da “Documenting Performing Arts”, mostra fotografica di Lucas Dragone (inaugurazione  al Palazzo dei Convegni di Jesi, il primo settembre h.18) e “I racconti dell’isola”, presentazione del libro di Giuseppe Sinopoli, il grande direttore d’orchestra scomparso nel 2001. “La musica è il segno più sublime della nostra transitorietà” ha scritto in un suo saggio e non si può non essere d’accordo.

“Falso d’autore”, XVII Festival Pergolesi Spontini, Per informazioni sul programma ed il prezzo dei biglietti 0731 202944 e www.fondazionepergolesispontini.com

Per il Museo federiciano 0731 084470 e www.federicosecondostupormundi.it

Per informazioni relative alla stagione lirica che si svolge ad Ancona e Jesi con inizio il 22 settembre, dal cartellone molto ricco www.operaanconajesi.it

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