Pubblicato: 19 ottobre 2015 di Redazione in News // 0 Commenti
Martedì 20 ottobre alle 20.30nell’Aula Magna della Sapienza Università di Roma si inaugura il ciclo serale dei concerti della IUC – Istituzione Universitaria dei Concerti, con Jordi Savall, protagonista assoluto della scena musicale internazionale del nostro tempo, e il suo storico gruppoHespèrionXXI. Eccezionalmente, in occasione di questo concerto, l’ingresso alla Città Universitaria sarà possibile esclusivamente dal varco pedonale di Viale Regina Elena 334.
Il titolo del concerto è “Folias & Canarios”: sono antiche danze spagnole, le cui origini si perdono nella notte dei tempi e che, seguendo percorsi difficilmente ricostruibili, si sono diffuse fino all’Italia meridionale, alla Scozia e al Nuovo Mondo. Sono giunte fino a noi sia in semplici versioni popolari di autori anonimi, che con le loro ossessive ripetizioni possono raggiungere effetti ipnotici, sia in sofisticate elaborazioni di grandi compositori dell’epoca rinascimentale e barocca, tra cui gli spagnoli Antonio de Cabezon, Diego Ortiz e Francisco Correa de Arrauxo e gli italiani Bernardo Pasquini e Antonio Valente. Per vie misteriose si sono poi diffuse in mezza Europa, fino all’Irlanda e alla Scozia – trovando segrete affinità con la musica celtica – e da lì sono arrivate fino alle colonie americane, rigenerandosi in ogni paese con nuove e diverse caratteristiche. Il carismatico Savall sarà il Virgilio che guiderà l’ascoltatore lungo il suggestivo viaggio che ha portato la Follia e il Canario in paesi così lontani e diversi.
Savall – che è anche un grande interprete di Bach, di Vivaldi e degli altri grandi compositori dell’epoca barocca – da anni si dedica soprattutto a ricostruire con inesauribile passione i percorsi segreti della musica popolare, che passa dalle campagne alle corti e attraversa tempi e paesi diversi, mutando continuamente aspetto e allo stesso tempo conservando qualcosa di atavico. Una caratteristica particolare delle sue interpretazioni è lo spazio lasciato all’improvvisazione, che era un aspetto fondamentale della musica dei secoli passati, soprattutto di quella popolare. I suoi viaggi musicali partono generalmente dal Mediterraneo – che per secoli è stato il centro del mondo e su cui si affaccia la sua amata Catalogna - e si diramano poi verso i quattro punti cardinali. Si è dedicato alla musica araba e armena, celtica e ottomana ed è riuscito a far dialogare anche la musica spagnola e la giapponese, impegnando tutto se stesso in queste esplorazioni e riuscendo sempre a coinvolgere in questa sua passione anche gli ascoltatori.
Fondato da Savall nel 1974, il gruppo strumentale Hespèrion XXI ( che inizialmente si chiamava Hespèrion XX) prende il suo nome dalla parola che in greco indicava i popoli delle penisole italiana e iberica, la cui musica era ed è al centro degli interessi di Savall e dei suoi collaboratori. Ha dato innumerevoli concerti nei cinque continentie ha vinto i più imporatnti premi discografici. Una caratteristica delle sue interpretazioni è lo spazio lasciato all’improvvisazione, fondamentale nella musica dei secoli passati, soprattutto di quella popolare, che dà come risultato una grande immediatezza, un senso di forte vicinanza e comunione con gli ascoltatori, che non possono resistere la fascino di questo grande musicista che è anche un grande comunicatore.
Inserire un commento