Elkann: giovani hanno poca ambizione
John Elkann, presidente del gruppo Fiat, rispondendo alla domanda di uno studente nella sede della Banca Popolare di Sondrio.
«I giovani hanno poca ambizione per cercare lavoro». «Il lavoro c’è ma i giovani non sono così determinati a cercarlo – ha detto Elkann – Se guardo a molte iniziative che ci sono, non vedo in loro la voglia di cogliere queste opportunità perché da un lato non c’è una situazione di bisogno oppure non c’è l’ambizione a fare certe cose. Ci sono tantissimi lavori nel settore alberghiero e c’è tantissima domanda di lavoro ma c’è poca offerta perché i giovani o stanno bene a casa o non hanno ambizione. Certo, io sono stato fortunato ad avere molte opportunità, ma quando le ho viste ho saputo anche coglierle».
Sull’argomento Elkann ha poi parlato con gli studenti. A Nicola, studente dell’ultimo anno della scuola per elettricisti e idraulici, che gli ha chiesto di poter lavorare in Fiat, Elkann ha replicato: «Prima diventa un elettricista e poi ne parliamo».
A Mika che gli ha domandato cosa lo spingesse a lavorare pur avendo la possibilità di vivere senza doverlo fare, il rampollo di casa Agnelli ha replicato: «Io, Lapo e Ginevra abbiamo la grande fortuna di essere stati stimolati a fare delle cose e abbiamo tutti il desiderio di fare. E’ meglio fare una vita in cui hai interessi e fai cose che fare una vita in cui sei in vacanza tutto il tempo». Elkann ha confidato di aver studiato al Politecnico perché interessato alla materie scientifiche, mentre il nonno Gianni Agnelli lo avrebbe voluto veder studiare alla Bocconi.
Gli stranieri sono una risorsa e al voto svizzero ha prevalso il no agli stranieri nei posti in cui ci sono meno immigrati: è quanto ha affermato il presidente di Fiat. «I nostri vicini in Svizzera, ha spiegato, hanno fatto un referendum per limitare i flussi migratori, ma se si va a guardare chi ha votato contro all’ingresso di stranieri sono proprio i posti in cui ci sono meno immigrati mentre nelle città dove ci sono più immigrati hanno votato a loro favore. Questo dimostra che chi ha provato l’immigrazione si rende conto che «Nella diversità c’è ricchezza».
«Unica scusante per quella frase offensiva nei confronti di milioni di giovani è proprio il fatto che un lavoro non lo ha mai avuto». Così twitta Marco De Benedetti dopo le dichiarazioni di John Elkann sul lavoro e i giovani.
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