Duecento anni fa a San Paolo fuori le Mura
Un concerto straordinario lunedì 29 maggio 2023 alla Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura ricorda i duecento anni dell’incendio e la ricostruzione della Basilica.
Religioni unite in musica, con la Jerusalem Symphony orchestra, diretta da Yeruham Scharovsky, solista la violoncellista Danielle Akta.
Un dialogo interreligioso attraverso la musica,
per celebrare i 30 anni delle Relazioni Diplomatiche tra lo Stato di Israele e la Santa Sede.
Era la notte del 15 luglio del 1823, duecento anni fa, quando un incendio improvviso partito dal soffitto ligneo della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura ridusse a un mucchio di travi fumanti e cumuli di macerie l’imponente edificio del IV secolo, secondo per grandezza solo alla Basilica di San Pietro. Uno shock per i romani e per l’intera comunità cristiana, che seppero reagire con quella convinta resilienza dello spirito umano. La nuova Basilica fu ricostruita grazie all’impegno dell’intera comunità e consacrata il 10 dicembre 1854.
Sarà un concerto straordinario, lunedì 29 maggio 2023 alle ore 21 (ingresso libero previa registrazione) a ricordare la rinascita dell’edificio.
“La ricostruzione della Basilica fu un eroico esercizio della virtù della speranza cristiana – ricorda il Cardinale James Michael Harvey, Arciprete della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura –. Quella stessa speranza cristiana che Papa Francesco ha scelto come leitmotiv del Giubileo del 2025, invitando tutti i cattolici ad essere pellegrini di speranza”. Con il patrocinio e la collaborazione della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, che ha sempre perseguito il dialogo ecumenico e interreligioso, viene invitata nel luogo simbolo della cristianità romana, la Jerusalem Symphony Orchestra, compagine fondata 85 anni fa e anch’essa attiva in progetti multireligiosi per costruire ponti culturali attraverso la musica. Sarà diretta da Yeruham Scharovsky, e affiancata dalla solista, giovanissima violoncellista, Danielle Akta, israeliana classe 2002, considerata uno dei nuovi talenti che si sta rapidamente affermando sulla scena musicale internazionale.
Il concerto sarà occasione anche per celebrare le relazioni tra lo Stato di Israele e la Santa Sede (1993) nell’anno del trentennale. Una serata di ascolto e dialogo con le musiche delle tradizioni delle tre religioni abramitiche. Il programma si apre con il celeberrimo corale bachiano, qui proposto nella versione orchestrale, Jesus Bleibet Meine Freude e l’altrettanto noto Lied Ave Maria di Schubert, nella versione per violoncello e orchestra. È interamente scritto su melodie ebraiche Kol Nidrei op. 47 composizione del 1881 per violoncello e orchestra del tedesco Max Bruch, dal carattere malinconico e cantabile, mentre del giovane compositore israeliano Nizar Elkhater si ascolterà Mediterranean Suite per orchestra sinfonica, del 2022, ispirata a temi, melodie e ritmi del Mare Nostrum. Infine l’omaggio all’Italia con la Sinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana” che Felix Mendelssohn-Bartholdy scrisse durante il suo soggiorno nel nostro paese, nel 1830, attratto dalle tradizioni e canzoni popolari, la natura e il folklore. Sintesi perfetta di vivaci colori mediterranei, la Quarta Sinfonia è una delle più felici e riuscite del musicista tedesco.
FondazioneProMusicaeArteSacra www.fondazionepromusicaeartesacra.org, segreteria@promusicaeartesacra.it, tel 06-6869187
L’ingresso al concerto è gratuito fino al raggiungimento della massima capienza dei posti, previa prenotazione. È possibile prenotare un posto in basilica compilando il modulo di registrazione sul sito: https://promusicaeartesacra.lineamenta.org/concerto/29052023
La registrazione è obbligatoria per chi vuole partecipare.
BASILICA PAPALE DI SAN PAOLO FUORI LE MURA
lunedì 29 maggio 2023 ore 21
Johann Sebastian Bach, Jesus Bleibet Meine Freude
Franz Schubert, Ave Maria (versione per violoncello e orchestra)
Max Bruch, Kol Nidrei op. 47 per violoncello e orchestra
Nizar Elkhater, Mediterranean Suite per orchestra sinfonica
Felix Mendelssohn, Sinfonia N. 4 in la maggiore “Italiana”
Danielle Akta violoncello
Jerusalem Symphony Orchestra
Yeruham Scharovsky direttore
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La Jerusalem Symphony Orchestra (JSO) è stata fondata a Gerusalemme nel 1938 e ha svolto un ruolo cruciale nello sviluppo culturale dello Stato di Israele promuovendo musica di compositori israeliani. Tra gli artisti di fama internazionale che hanno collaborato con la JSO ricordiamo Igor Stravinsky, Leonard Bernstein, Arthur Rubinstein, Yehudi Menuhin, Mstislav Rostropovich, Pablo Casals, Isaac Stern,
Krzysztof Penderecki e Yefim Bronfman. La JSO conduce spesso tournée in Europa e negli Stati Uniti, suonando in alcuni dei luoghi più prestigiosi, tra cui Musikverein di Vienna, Philharmonie di Colonia e Carnegie Hall di New York. Nel febbraio 2015 la JSO è stata invitata dall’UNESCO a Parigi per eseguire la Sinfonia n. 13 “Babi Yar” di Shostakovich, in un concerto speciale che ha commemorato il 70° Anniversario della Liberazione di Auschwitz. Nel 2021 la JSO è diventata la prima orchestra israeliana a esibirsi a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti. Attualmente, oltre ai tradizionali concerti, la Jerusalem Symphony Orchestra si propone come ambasciatore culturale nel mondo della città di Gerusalemme, progettando festival musicali multireligiosi e avviando progetti educativi a Gerusalemme Est e Ovest, con l’esecuzione di musica della tradizione ebraica, araba e cristiana al fine di costruire ponti culturali. L’orchestra è supportata dal Ministero della Cultura e dello Sport e dal comune della città di Gerusalemme.
Yeruham Scharovsky è nato a Buenos Aires in Argentina. Ha iniziato a suonare e a studiare musica molto presto. Negli anni ‘70 è emigrato in Israele dove si è laureato alla Rubin Academy of Music a Gerusalemme con Mendi Rodan. Nel 1990 è stato scelto da Zubin Mehta per ricevere il premio “Young Artist of the Year”. Nel novembre 1991 è stato invitato a eseguire un concerto nella ex URSS, diventando il primo israeliano a dirigere l’Orchestra Filarmonica di Mosca. Nel 1994 ha diretto l’apertura del concerto del nuovo “Performing Art Center” di Tel Aviv. Dal 1998 al 2006 è stato il Direttore Artistico e Principale dell’Orchestra Sinfonica Brasiliana di Rio de Janeiro fondando anche la
Brazilian Youth Symphony Orchestra e la competizione “New Brazilian Talents – Nelson Freire”, guadagnandosi così la cittadinanza onoraria di Rio de Janeiro. Nel 2002 è stato invitato da Lorin Maazel a far parte della giuria del “Maazel-Vilar International Conducting Competition”. Dal 2006 al 2009 è stato il Direttore ospite principale all’Orchestra Sinfonica di Roma e dal 2010 al 2013 ha ricoperto la stessa posizione presso l’Orchestra Sinfonica di Avignone. Durante la sua carriera Yeruham Scharovsky ha diretto oltre 60 differenti orchestre in più di 25 paesi. Solista fin da giovanissima, Danielle Akta ha suonato con diverse orchestre internazionali in tutto il mondo, tra cui Moscow Virtuosi Chamber Orchestra & Vladimir Spivakov, Israel Philharmonic Orchestra, National Philharmonic of Russia, Cape Town Philharmonic Orchestra, Vadim Repin & The Novosibirsk Philharmonic Orchestra. Ha inoltre suonato come solista su palchi prestigiosi come: Carnegie Hall Stern Auditorium (NY), Tchaikovsky Concert Hall (Moscow), The Barbican (London), Lincoln Center (NY), Palacio de Bellas Artes (Mexico City), Symphony Center (Chicago), Roy Thomson Hall (Canada). Dal 2015 studia con Frans Helmerson al Barenboim-Said Music Akademie a Berlino.
Danielle Akta suona un violoncello Enrico Orselli, costruito a Pesaro tra il 1925 e il 1930
dal maestro liutaio Ettore Soffritti.
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