Dame, cavalieri e…
Dame, cavalieri e…
di Antonio Mazza
L’Italia dell’èra di mezzo, il paese dei borghi fortificati, dei castelli, delle corti feudali, del libero comune, denso e complesso periodo storico che più di altri è sedimentato nell’immaginario collettivo. Il Medioevo che, robusta presenza nella nostra memoria, anche come struttura urbana diffusa sul territorio, rivive soprattutto nella sua componente “ludica”. Tornei, mercati popolari, giochi, tutto un ricco passato divenuto patrimonio storico di città e paesi che hanno saputo coglierne il significato di fondo. Le radici, oltre il semplice folklore, una cura spesso filologica del particolare che racchiude in sé il rispetto della Tradizione. E’ uno spettacolo che attrae turismo nazionale ed internazionale con risultati positivi sia sul piano ideale che su quello pratico, rafforzando l’identità locale e, nel contempo, creando un’economia di territorio. L’Italia, grazie al suo trascorso storico, è ricca di situazioni simili, dove cultura e marketing si combinano in perfetta sintonia, e dunque il quadro complessivo ne risplende, ma si può ancora migliorare. Per esempio, poiché viviamo in tempi telematici, fare rete, il web come contenitore di più manifestazioni che aggregano anziché andare in ordine sparso, come si verifica normalmente. Uniti si lavora meglio sul piano della comunicazione e della qualità ed è questo lo spirito che anima “Medieval Italy”, la Rete delle Città medievali italiane una Destination Management Company con la quale l’ENIT ha firmato un protocollo d’intesa.
La Rete è costituita da un sodalizio di 28 comuni che rappresentano 10 regioni dove più alta è la presenza del patrimonio materiale ed immateriale relativo all’èra di mezzo (praticamente l’intero paese, perché ovunque, sia pur minima, ma persiste una traccia medievale). 28 comuni che si propongono in una finora inedita offerta culturale da sviluppare, perché “Medieval Italy” non è una scatola chiusa ma una sorta di work in progress, pronto ad accogliere altre situazioni locali che, con le rievocazioni storiche, praticano il “turismo delle tradizioni”. E facciamo subito l’elenco dei comuni, alcuni dei quali hanno più medioevo nel loro Dna, per così dire, trovandosi sul percorso della Via Francigena. E cioè Fucecchio, San Gimignano, Monteriggioni, Viterbo, Sutri. Gli altri, partendo dal Nord, sono Incisa Scapaccino, Cairo Montenotte, Pandino, Pistoia, Prato, Calenzano, Volterra, Serravalle Pistoiese, Santa Fiora, Fermo, Scurcola Marsicana, Narni, Stroncone, Bevagna, Perugia, San Gemini, Anagni, Boville Ernica, Vitorchiano, Tarquinia, Ariano Irpino, Mandas. Tutto in rete, un esaustivo calendario di eventi realizzato da “Medieval Italy” che aderisce al TDH (Tourism Digital Hub) del Ministero del Turismo fornendo contenuti editoriali esclusivi con una propria infrastruttura digitale che interagisce con il portale Italia.it, il grande hub del turismo made in Italy.
Una proficua sinergia pubblico-privato, tema sviluppato nella sala di conferenze dell’ENIT, dove è stato praticamente tenuto a battesimo questo Ecosistema digitale della Cultura e del Turismo che, come già detto, è aperto a tutte le situazioni nazionali di recupero e offerta di una propria identità legata al passato medioevale. E’ qualcosa in cui credono fermamente tutti gli intervenuti che qui cito. Il Consigliere ENIT Sandro Pappalardo, il Consigliere della Regione Lazio Daniele Sabatini, Il Consigliere della Regione Umbria Eleonora Pace, una delegazione di Amministrazioni comunali aderenti alla Rete con Francesca Pietrangeli del Comune di Viterbo, Luigi Serafini vicesindaco del Comune di Tarquinia, Luca Profili sindaco del Comune di Bagnoregio, Alessandro Sabella Assessore al Turismo del Comune di Pistoia, i Presidenti delle Associazioni regionali di rievocazione storica dell’Umbria e del Lazio Carlo Paolocci e Antonio Tempesta. E questa è solo l’anteprima della VI edizione del “Festival dei Luoghi Medievali” in programma il 22 marzo nel magnifico Palazzo dei Priori di Viterbo, città capofila della Rete.
Per approfondire il tema: www.medievalitaly.org
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