Pubblicato: 14 febbraio 2014 di Redazione in News // 0 Commenti
Enrico Letta è salito al Colle alle 13 per consegnare nelle mani del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il suo mandato. “Prendo atto delle dimissioni di Letta”, è quanto ha detto il presidente della Repubblica dopo l’incontro con l’ormai ex primo ministro. Dimissioni che non prevedono un passaggio parlamentare, come si evince dal comunicato diffuso dal Quirinale con le aule di Camera e Senato che saranno chiamate direttamente a votare la fiducia al segretario Pd Renzi.
Iniziate già oggi le consultazioni, a cui non parteciperà il Movimento 5 Stelle Grillo: “Colle riceve il Cavaliere e lo resuscita”. Anche la Lega non ci sarà. Salvini: “Abbiamo altro da fare”, mentre la delegazione di Forza Italia sarà guidata da Berlusconi. E’ la prima volta che i due si incontrano, dopo il voto sulla decadenza al Senato. L’ormai ex sindaco è intervenuto a un evento pubblico nella sua Firenze – “E’ un momento delicato, ma anche uno dei più belli per me” ha detto Matteo Renzi, che avrebbe già pronta la sua squadra di governo a poche ore dall’ ufficializzazione, dell’incarico a Presidente del Consiglio.
Letta già dalle sette a Palazzo Chigi si è preparato all’ultimo consiglio dei ministri, iniziato alle 11.30 e durato mezz’ora e subito dopo è salito al Colle. Dura circa nove mesi il governo di Enrico Letta e delle sue larghe intese. L’ex premier ha rifiutato ogni offerta di ministero o carica europea “Non è una sfiducia sul programma quindi una scelta personale”, avrebbe detto ai suoi poche ore prima, ai quali ha chiesto fino all’ultimo di non alzare i toni. Ma poi, chiusa la porta, ha parlato di “farisei e filibustieri”, riferendosi a quei “mediatori” che dentro e fuori il partito avrebbero fatto il doppio gioco.
Nel frattempo i lavori parlamentari sono bloccati in attesa che la crisi di governo venga risolta. A Montecitorio le opposizioni hanno chiesto che la discussione venisse “parlamentarizzata”, ma senza risultato. La Presidente Boldrini, in accordo con il ministro Franceschini, ha deciso di sospendere i lavori, è stata letta la lettera di dimissioni del premier Letta, in cui si spiega che esse sono irrevocabili e che quindi – non si presenterà alle Camere.
Scritto da: Redazionein data: 14 febbraio 2014.il16 febbraio 2014.
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