Nel segno dell’unità
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Il senso del sacro è qualcosa di comune a tutte le fedi religiose ma, come dimostra il corso della Storia, lo è sempre stato in modo conflittuale, di prevaricazione dell’una credenza sull’altra. Salvo periodi di tolleranza e dialogo (come, ad esempio, la Sicilia fatimida, dove convivevano in pace le tre religioni monoteiste) la diffidenza se non -molto, troppo spesso- la violenza ha impedito un incontro ecumenico che, finalmente, ha gettato i semi verso la metà del secolo scorso. Ed è importante soprattutto ora, con la ferita provocata dalla follia omicida dell’Isis, l’Armata della Notte, il cui cieco fanatismo nulla ha di islamico. E dunque è con piacere che è stato accolto nell’Aula Magna dell’Università il concerto “Voci Sacre. Tre fedi un solo Dio. Musica delle tradizioni cristiana, ebraica e islamica”.
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