Pubblicato: 10 settembre 2017 di Nica Fiori in News // 0 Commenti
Un percorso tattile per disabili visivi è stato inaugurato il 3 dicembre 2017 al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, nel corso delle “Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità”, alla presenza del ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini. È dal 1981 che l’Onu ha istituito questa giornata, ma non avendo questa ricorrenza un approccio commerciale, il più delle volte passa inosservata. Escludendo quelle famiglie che hanno un disabile in casa, è raro che le persone “normali” si sentano coinvolte direttamente. Oltretutto quasi sempre si pensa soltanto ad abbattere le barriere architettoniche per chi ha problemi di deambulazione, senza rendersi conto che ci sono anche barriere culturali, legate alla mancanza di un senso. Tali barriere non dovrebbero esistere, perché tutti hanno diritto alla cultura, e quindi rientra nei compiti del ministero rendere accessibile ai disabili di ogni tipo quei luoghi, come i musei, deputati alla conoscenza del patrimonio artistico.
Il direttore del museo etrusco, Valentino Nizzo, ha precisato che il percorso appena inaugurato, accessibile a 360 gradi, è indirizzato a tutti, vedenti e non, perché vuole dimostrare come a volte “siamo non vedenti anche nel non renderci conto del patrimonio che abbiamo intorno e di cui siamo eredi, nel trascurarlo, nel dedicargli poco del nostro tempo, nel non sentirlo parte del nostro paesaggio, nel non sentirci responsabili dell’eredità che i nostri padri ci hanno lasciato”.
Sono stati fedelmente riprodotti in scala 1:1 e donati al museo dalla società tipografica System Graphic, da 22 anni impegnata nel campo dell’archeologia, reperti ceramici dell’età villanoviana (IX-VIII sec. a.C.), provenienti dalle necropoli di Vulci. Si tratta di quattro vasi dalla forma inconsueta e originale, un askos a botticella, un vaso con filtro, uno a navicella e uno multiplo con due recipienti e ansa a forma di figurina umana stilizzata. Stampati con la tecnologia 3D, sono stati illustrati dal direttore e poi toccati con mano da tutti nel corso della giornata.
Durante la presentazione è stato proiettato il video di preparazione di questi modelli ceramici (visibile sulla pagina facebook del museo), accompagnato non a caso dalla canzone “La scatola di legno” della Scooppiati Diversamente Band, un gruppo musicale costituito da ragazzi normodotati e diversamente abili, accomunati da una grande passione per la musica, che affrontano regolarmente il tema della disabilità in maniera coinvolgente.
Altre riproduzioni, raffiguranti le Lamine di Pyrgi (l’antico porto di Cerveteri, presso il castello di Santa Severa), sono state realizzate dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi ONLUS, che si occupa di stampare sussidi e materiale didattico per ciechi. Grazie a queste riproduzioni con trascrizione in braille, per la prima volta anche i non vedenti possono leggere una delle scoperte archeologiche più significative dello scorso secolo, che ha permesso di comprendere meglio la lingua etrusca per la presenza di uno scritto bilingue in etrusco e fenicio. Si tratta di una dedica commemorativa, fatta dal signore di Cerveteri Thefarie Velianas, di un luogo di culto alla dea etrusca Uni, l’equivalente della fenicia Astarte, testimonianza degli stretti rapporti tra Etruschi e Fenici per contrastare l’espansione greca. Per aiutare maggiormente i ciechi nella comprensione di una lingua così complicata è stato realizzato anche un pannello tattile con gli alfabeti fenicio, etrusco, greco, latino e braille a confronto.
Il gruppo di rievocazione storica “Irasenna” ha contribuito alla riuscita dell’evento con un approfondimento sugli strumenti musicali di epoca antica, fedelmente riprodotti da loro e suonati nel corso della giornata e, soprattutto, con la creazione di una sorta di quadro vivente sul tema del celebre Sarcofago degli Sposi, che ha suscitato molta curiosità. Gli sposi sono stati interpretati in maniera filologica da una coppia reale, disposta su un letto da banchetto, con abbigliamento e acconciature riprese dall’originale e con colori che ricordano la terracotta del sarcofago. L’uomo reggeva in mano una kylix (piatto con due anse), e la donna un alabastron, un piccolo unguentario scolpito per l’occasione. Come ha precisato il direttore Nizzo, si tratta di una reinterpretazione, perché in realtà gli oggetti che i due sposi del sarcofago tenevano in mano sono andati perduti. Grazie ai rievocatori è stato possibile finalmente “toccare” la celebre opera, sotto teca per motivi di conservazione, che finora poteva essere compresa dai ciechi in visita al museo soltanto grazie a un modellino in 3D di dimensioni modestissime. È stato interessante scoprire come l’artista del sarcofago, attivo a Cerveteri nella seconda metà del VI sec. a.C., avesse idealizzato le figure, colte nel momento del banchetto, e deformato volutamente il corpo dell’uomo, che poggia una mano sulla spalla della sposa, allungando in maniera inverosimile le gambe, in modo che i piedi nudi di lui risultassero vicini a quelli calzati della donna. La stessa cosa non si è verificata nell’altro esemplare simile, conservato al Museo del Louvre, di qualche decennio successivo, che mostra un aspetto del corpo più realistico.
La realizzazione delle copie tattili presentate il 3 dicembre è stato solo il primo passo di un percorso che comprenderà sicuramente altre tappe per rendere il museo sempre più accessibile a tutti, in modo scientifico ma allo stesso tempo comprensibile ed emozionante.
I materiali saranno sempre a disposizione nel museo su prenotazione, con la guida degli archeologi specializzati nel settore Francesca Licordari e Luca Mazzocco, che già da anni si occupano di visite tattili e di esplorazione aptica per i disabili visivi e che hanno partecipato attivamente alla realizzazione dell’evento.
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Piazzale di Villa Giulia 9, Roma
Orario: tutti i giorni escluso il lunedì dalle 9.00 alle 19.30 (ultimo ingresso alle 19.00)
Biglietto: intero € 8,00; ridotto € 4,00; abbonamento per ingressi illimitati fino al 31 dicembre 2017: intero € 15,00; ridotto: € 8,00; gratuito per gli aventi diritto e per tutti la prima domenica del mese; ingresso gratuito per il disabile e per l’accompagnatore.
Per info e prenotazioni: Francesca Licordari, francesca.licordari@beniculturali.it, tel. 063226571 – 3475090574
Scritto da: Nica Fioriin data: 10 settembre 2017.il15 aprile 2018.
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