CONCERTO D’ORGANO
PER LA FESTA DI SANTA TERESA D’AVILA
NOTA AL PROGRAMMA
Questo è il settimo anno consecutivo che ho il piacere di tenere in Santa Maria della Scala un concerto d’organo in occasione della festa di santa Teresa d’Avila, riformatrice dell’ordine dei Carmelitani Scalzi, congregazione che fin dal 1597 ha ininterrottamente officiato questa bella chiesa trasteverina. Era infatti l’ottobre del 2010 quando l’allora rettore, padre Stefano Guernelli, mi chiese di inaugurare l’organo, appena restaurato dal compianto organaro Carlo Soracco, con un concerto da tenersi proprio in occasione della suddetta festività. L’idea piacque a tal punto che, in accordo con i rettori successivi, volli riproporla anche negli anni seguenti. L’intento rispondeva a diversi scopi: innanzi tutto a solennizzare adeguatamente una ricorrenza che da secoli i frati Carmelitani celebrano con particolare devozione, e poi a valorizzare uno strumento che, tornato all’originario splendore dopo decenni di abbandono, viene attualmente utilizzato non solo per concerti ma anche per accompagnare il servizio liturgico nelle principali festività dell’anno. A ciò deve aggiungersi un particolare per nulla trascurabile: dalle ricerche effettuate nell’archivio della chiesa, ai nostri giorni depositato presso l’Archivio di Stato di Roma, è emersa un’attività liturgico-musicale che proprio nel giorno della «Festa della Nostra Santa Madre», ossia di santa Teresa, toccava il suo apice. In tale occasione la chiesa veniva sontuosamente addobbata e vi si tenevano celebrazioni particolarmente solenni, con tanto di chierici e cantori accompagnati dall’organo e da altri strumenti musicali. I maestri chiamati a dirigere ed eseguire le musiche provenivano dalle più rinomate cappelle musicali di Roma. Tra questi, Bernardo Gaffi, Giuseppe Ottavio Pitoni, Giovanni Battista Pioselli, Pietro Paolo Bencini, Giovanni Battista Costanzi, Giovanni Battista Casali, Pasquale Anfossi, Domenico e Giacomo Fontemaggi. Dai giustificativi di spesa si può a volte perfino risalire al numero dei coristi e degli strumentisti impiegati, al loro nome e all’emolumento ricevuto. Una storia e una tradizione musicale affascinante che attraverso la lettura e lo studio dei documenti si va gradualmente svelando e che, nel mio piccolo, vorrei contribuire a far rivivere.
ORGANO DI SANTA MARIA DELLA SCALA: la monumentale cantoria, a due ordini di cori sovrapposti (sopra per i cantori e sotto per gli strumenti) venne realizzata nel 1756 da Giuseppe Panini. In origine essa doveva contenere un organo realizzato nel 1789 da Ignazio Priori. Di tale strumento rimane solo la splendida cassa che racchiude attualmente un organo a trasmissione pneumatica costruito nel 1908 dalla ditta Carlo Vegezzi Bossi di Torino (opus 1282). Esso dispone di 11 registri, con una tastiera di 56 note e pedaliera di 27 note, per un totale di 636 canne.
Per ulteriori approfondimenti sulla storia del complesso organo-cantoria e sulle esecuzioni musicali in Santa Maria della Scala rimando al mio articolo“Due nobilissimi Cori con Organo per comodo sì de’ Musici che d’Istromenti”, pubblicato sulla Strenna dei Romanisti, vol. LXXIII, anno 2012, pagg. 449-466.
Andrea Panfili
ANDREA PANFILI Nato a Roma nel 1974, intraprende gli studi musicali sotto la guida del M° Vittorio Venturi. Conseguita la maturità scientifica, l’anno successivo si diploma in Pianoforte presso il Conservatorio “A. Casella” de L’Aquila. In seguito, si perfeziona prima con il M° Sergio Cafaro e poi con il M° Carlo Bruno. Nel 2002 si laurea con Lode in Storia della Musica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università “La Sapienza” di Roma, discutendo la tesi “I poemi sinfonici di Ottorino Respighi”. Nel 2005 consegue con il massimo dei voti, presso la SSIS Musica dell’Università di “Roma Tre”, il Diploma di Abilitazione all’insegnamento di Educazione Musicale e, nel 2007, si laurea con Lode in Didattica a indirizzo strumentale presso il Conservatorio “L. Refice” di Frosinone con la tesi “Suonare la polifonia, storia e ricerca rispetto ad un problema chiave della didattica pianistica”.
In qualità di pianista, ha tenuto concerti al Rotary Club di Piombino, al Circolo Ufficiali delle Forze Armate di Roma, all’Università “La Sapienza”, al Goethe Institut Rom, al teatro Arciliuto, nei giardini di Castel S. Angelo, nella cripta di S. Lucia del Gonfalone, all’accademia Acisam di Napoli e al teatro Comunale di San Ginesio. Appassionato di organi antichi, si diletta spesso nello studio di un repertorio adatto a questi strumenti. In qualità di organista, ha tenuto concerti in varie chiese romane.
Ha scritto numerosi articoli per giornali locali e riviste musicali. È autore di diversi saggi di cultura musicale romana pubblicati su “La Strenna dei Romanisti”. L’appassionata attività di ricerca svolta in questi ultimi anni gli ha consentito di produrre i seguenti studi monografici: “L’organo di Angelo Morettini nella collegiata della SS. Annunziata in San Ginesio” a cura dell’Associazione Musicale Selìfa (MC); “Gli organi e la musica nella chiesa di S. Lucia del Gonfalone in Roma dal Cinquecento all’Ottocento” per la Collana d’Arte Organaria dell’Associazione “Giuseppe Serassi” di Guastalla (RE); “L’organo di Angelo Gaetani nella chiesa della Maddalena in Capranica Prenestina” per edizioni Articolo Nove di Palestrina e “Il Settecento tra clavicembalo e pianoforte”, scritto in collaborazione con la prof.ssa Maria Clotilde Sieni per Bagatto Libri.
Docente di ruolo nella scuola secondaria, nel giugno 2015 ha concluso con Lode il Dottorato in Italianistica indirizzo Storia, Scienze e Tecniche della Musica presso l’Università di “Tor Vergata”. La tesi di dottorato è stata integralmente pubblicata con il titolo “Pietro Pantanella e l’arte organaria a Roma nel XIX secolo” come XXXV volume della Collana d’Arte Organaria a cura dell’Associazione “Giuseppe Serassi”.
PER LA FESTA DI SANTA TERESA D’AVILA
Organista: ANDREA PANFILI
Sabato 17 ottobre 2017 h. 21
Chiesa di Santa Maria della Scala
Piazza della Scala, 23
INGRESSO LIBERO
PROGRAMMA
Johann Pachelbel: Ciaccona in re minore
(1653 – 1706)
Bernardo Pasquini: Toccata con lo scherzo del cucù
(1637 – 1710)
Johann Sebastian Bach: “In dulci jubilo”
(1685 – 1750) Corale BWV 729
Johann Michael Bach: “In dulci jubilo”
(1648 – 1694) Corale BWV 751
Johann Sebastian Bach: “Cristo giaceva nel sudario”
(1685 – 1750) Corale BWV 695
Anonimo romano: Toccata – Elevazione – Sonata con flauti
(XVIII secolo) (dal manoscritto 2278 della biblioteca Casanatense)
Johann Sebastian Bach: “Vieni salvatore dei pagani”
(1685-1750) Corali BWV 699 e 661
Domenico Zipoli: Quattro versi e canzona in sol minore
(1688 – 1726) (da Toccate d’intavolatura per organo – Roma, 1716)
Johann Kaspar Kerll: Battaglia imperiale
(1627-1693)
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