Inizia la stagione estiva della Filarmonica, gli ormai famosi “Giardini di luglio”, concerti ed altro nel verde che circonda la cinquecentesca Casina Vagnozzi, sulla via Flaminia, alle falde di Villa Borghese. Fino al 15 luglio manifestazioni musicali di genere vario, dalla classica al jazz, al folk, e poi teatro, letture, mostre ed il consueto buffet a tema, intonato alle serate che, come sempre, sono interetniche. Presenti una diecina di nazioni, dall’Europa all’Asia e dall’Africa all’America Latina, senza dimenticare i giovani con sette appuntamenti nella Sala Affreschi, mentre il resto dei concerti si svolgerà nella Sala Casella. Durante la manifestazione verrà celebrato il 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello.
L’elenco è lungo e, non potendo citare tutti i partecipanti, faccio una selezione degli eventi più significativi, dando precedenza alla Madre Africa presente con la parte volta verso l’Europa ed il centro del continente. Il Maghreb è di scena il 5 luglio nella Sala Casella h.20 con Ziad Trabelsi in “Liu’ud”, ovvero l’ud, strumento tradizionale arabo e il liuto, simbolo della cultura rinascimentale europea, in un dialogo molto intrigante. Il giorno dopo ancora Maghreb con il tunisino Houcine Ataa impegnato in canti Sufi, la spiritualità islamica che annovera grandi poeti (Rumi, Al-Hallaj): una serata molto suggestiva (Sala Casella h.21,45). E, infine, il Bourkina Faso, “Il paese degli uomini integri”, racconto in musica di Fausto Sebastiani su testi di Sandro Cappelletto, che parla di un sogno africano finito tragicamente (Sala Casella h.20).
L’Asia è presente con l’India che accoglie i visitatori mercoledì 28 alle h.18 nei giardini con una sessione di yoga aperta quindi, in Sala Casella, alle 21,45, incontriamo il maestro Bahauddin Dagar alla rudra veena, strumento a sei corde della tradizione classica indiana. Con lui il percussionista Surdarshan Chama e Pelva Naik, cantante dello stile dhrupad. Ancora meditazione il 5 luglio nella Sala Casella h.21,45, “Dhyana”, con la cornice sonora dei maestri Krishna Mohan Bhatt (sitar), Sougata Roy Chowdhury (sarod) e Nihar Mehta (tabla). E restiamo in un’area non lontana, l’Iran, venerdì 7, prima la mostra di Malihe Kianian e la presentazione di un romanzo di Nasim Marashi (Sala Affreschi h.18), poi musica tradizionale e poesia con il “Barbad Project” e il cd di Ariana Vafadari ispirato ai canti religiosi dello Zoroastrismo (Sala Casella h.20).
Altra presenza asiatica, oltre alla Corea che ha inaugurato la manifestazione con una mostra fotografica ed il concerto dei Moko Music, il Giappone: martedì 4, “Folios” di Takemitsu per chitarra solista (Emiliano Gentili) e un trio di Hosokawa (esegue il Trio Kanon). Sala Casella h.20, mentre alle 21,45 è di scena “Love Songs”, con il soprano Damiana Mizzi accompagnata da Roberto Mansueto al violoncello e Marcos Madrigal al piano. E, per restare in un clima italico, subito uno sguardo a “Dialoghi tra il Gran Me e il piccolo me”, quattro testi brevi di Luigi Pirandello recitati e con sottofondo sonoro, da non perdere (martedì 27 giugno, Sala Casella h.21,45). Poi i sette appuntamenti con i giovani talenti, in particolare “Cafè Loti”, stimolante progetto interculturale che collega Occidente ed Oriente, spaziando dalle cantigas medioevali alla musica classica persiana e dai madrigali alle tarantelle, il tutto interpretato da un trio d’eccezione, Nando Citarella, Stefano Saletti e Pejman Tadayo (Sala Casella h.21,45). E, ancora, il 29, “Nuit d’été” con l’ensemble Pentarte: nella stessa serata, alle 21,45, si conclude la pirandelliana con “Questo tumulto di vita”, riflessioni del grande siciliano recitate (Bruno Crucitti e Benedetta Buccellato) ed accompagnate al piano (Luca Ruggero Jacovella).
Il 30 di nuovo i Giovani, Andrea Pennacchi all’accordeon, seguito dal Quartetto Pessoa e Leandro Piccioni per un omaggio a Ennio Morricone (Sala Casella, h.20 e 21,45). Né manca il jazz, la cantante pugliese Elena Paparusso presenta “Inner Nature”, disco d’esordio molto particolare, insieme a Domenica Sanna, piano, e Francesco Ponticelli contrabbasso (sabato 1 luglio, Sala Casella h.21,450, preceduto alle 20 dal chitarrista Gian Marco Ciampa in un repertorio classico). E ora trasferiamoci in Portogallo con la magica “saudade” del fado portoghese proposta da Cristina Madeira de Sousa insieme ai chitarristi Lelo Nogueira e Pedro Marques (Sala Casella h.21,45). Spostiamoci poi più ad est ed ecco la Slovacchia, il pianista Ronald Rigò (lunedì 3, Sala casella h.20) e la Romania, “Il suono della memoria, omaggio a Roman Vlad”, la musica da camera rumena con la formazione Sonomania Ensemble di Bucarest e il duo Karolina Cicha e Bart Palyga (mercoledì 12, Sala Casella h.20 e 21,45). E non dimentichiamo l’Austria, il celebre Concilium Musicum Wien con un colorito programma di musica barocca (lunedì 10, Sala Casella h.20).
Segnalo infine la presenza dell’America Latina, Zé Galia e il “Sambabrasil” (lunedì 10, Sala Casella h.21,45) “Jazz Experience”, un’esperienza molto particolare da vivere insieme a Alex Kubotha e Kris Argentino e la musica kletzmer di Gabriele Coen (venerdì 14, Sala Casella h.20 e 21,45) e la chiusura, il 15, in odore shakespeariano, “A midsummer night’s dream” con l’ensemble vocale e strumentale diretto da Stefano Vaselli. E, naturalmente, il punto di ristoro in giardino, dedicato quest’anno allo street food, con le birre artigianali di Policarpo.
“Desideria”, nei Giardini dell’Accademia Filarmonica Romana, via Flaminia 118. Biglietti euro 10 e 15 Sala casella, 3 Sala Affreschi. Per informazioni più dettagliate 06.3201752 e www.filarmonicaromana.org
Scritto da: Antonio Mazzain data: 29 marzo 2017.il30 settembre 2017.
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