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I concerti all’Università

Patricia Kopatchinskaja Photo: Marco Borggreve  72° stagione dell’Istituzione Universitaria dei Concerti, l’Aula Magna quale cuore pulsante di un lungo e prestigioso percorso culturale iniziato negli anni ’40, in una Roma ancora ferita dalla guerra ma con una gran voglia di ricominciare. E, dopo un non facile inizio, fu un crescendo di iniziative musicali, con nomi prestigiosi che, durante le diverse stagioni, si esibirono nell’Aula Magna. E anche quest’anno la varietà e la qualità sono il binomio-guida della 72° edizione.

  Inaugurazione l’11 ottobre h.20,30 con l’Amsterdam Sinfonietta diretta da Candida Thompson, al clarinetto Alessandro Carbonara, eccezionale virtuoso che passa con estrema disinvoltura dal classico ad un genere più popolare, come il klezmer, la musica dei ghetti dell’Europa orientale. E solista di vaglia è anche Pinchas Zukerman che, con il suo magico violino, dirige la Camerata Salzburg in una serata musicale dove Mozart è il principale protagonista (sabato 15, h.17,30). E lo ritroviamo, attraverso le sue lettere, in  “Mittente: Wolfgang Amadé Mozart”, con il Trio d’archi di Firenze e Tullio Solenghi voce recitante (sabato 22, h.17,30).

  Seguono, con un programma in prevalenza romantico, due solisti di sicuro avvenire, Chloe  Mun e Louis Lortie, entrambi pianisti, l’una vincitrice del Concorso Ferruccio Busoni 2015, l’altro indicato dal Times come “una combinazione di spontaneità e maturità” (rispettivamente martedì 25, h.20,30 e sabato 5 novembre, h.17,30).  E continuiamo a scorrere il cartellone dei 32 concerti della stagione che non elencherò tutti per ragione di spazio, segnalando però quelli più allettanti.

  Per esempio l’Ensemble Ars Ludi che, in omaggio agli 80 anni di Steve Reich, esegue in prima assoluta “Drumming”, considerato il punto d’inizio del minimalismo musicale (martedì 8, h.20,30). O il Belcea Quartet, definito dal Guardian “un gruppo di classe mondiale”, che alterna Schubert  a Sostakovic (martedì 15, h.20,30) e Schubert è ancora presente in “Death and the Maiden”, dove l’ottima violinista Patricia Kopatchinskaja, insieme al Saint Paul Chamber Orchestra, interpreta una trascrizione per archi del celebre “La morte e la fanciulla” (sabato 19, h.17,30). Né manca lo Schubert liederistico, con il premiatissimo tenore Christoph Prégardien il quale, accompagnato al piano da Michel Gees, esegue “Winterreise”, ciclo di 24 lieder scritti dal musicista negli ultimi giorni di vita, quasi il suo testamento spirituale (sabato 3 dicembre, h.17,30).

  Grandi feste per un beniamino del pubblico dei concerti, Michele Campanella, 50 anni di gloriosa carriera pianistica e 70 primavere sulle spalle, che, fra gli autori in programma, interpreta Musorgskij, forse il suo pezzo più famoso, “Quadri da un’esposizione”, poi orchestrato da Ravel (martedì 29 novembre, h.20.30). E ancora  pianoforte con Lilya Zilberstein, degna esponente della scuola russa, che Abbado ha voluto al fianco per registrare i concerti di Rachmaninov (martedì 17 gennaio, h.20,30). Notevole poi, soprattutto per la complessa tecnica compositiva, le “Variazioni Goldberg” , di Bach, originariamente per cembalo e trascritte per piano (pezzo forte del grande Glenn Gould). Esegue Pietro De Maria, giovane solista sulla cresta dell’onda per il successo planetario ottenuto con l’integrale di Chopin su disco (martedì 28 marzo, h.20,30). E giovane è anche Mariangela Vacatello, pianista pluripremiata che parte dal classico ed arriva ai giorni nostri (da Scarlatti a Sciarrino: sabato 1 aprile, h.17,30). E, per rimanere nell’àmbito pianistico, un duo storico di fama internazionale, Bruno Canino e Antonio Ballista, il cui variegato concerto si apre con un pezzo di Schubert dal titolo decisamente allusivo: “Notre amitié est invariabile”.

  Dal Bach su tastiera al Bach concertistico, con le sue solari “ouvertures” eseguite dalla Zefiro Baroque Orchestra diretta da Alfredo Bernardini, anche oboe, complesso che ha vinto nel 2016 il Premio Franco Abbiati della Critica musicale come miglior gruppo da camera (sabato 17 dicembre h.17,30). E restiamo sul classico con una serata tutta polifonica che celebra anche i 450 anni della nascita di Monteverdi, con i magnifici Tallis Scholars diretti da Peter Philips (martedì 31 gennaio, h.20,30). E, non meno prestigiosi, I Musici, con un programma in prevalenza barocco e la presenza di Sergej Nakariakov, definito “Il Paganini della tromba” (sabato 21 gennaio, h.17,30). Barocco è anche il concerto di Giuliano Carmignola, violino, e Mario Brunello, violoncello, in musiche di Vivaldi e Leclair (martedì 11 aprile, h.20,30).

  Di scena i quartetti con lo scarto di un secolo, Beethoven, conclusione di un ciclo iniziato tre anni fa dall’affiatatissimo Quartetto di Cremona, a Bartok, in esecuzione integrale per mano del Keleman Quartet, dalla stampa americana definito “il più elettrizzante quartetto per archi che si ricordi in tempi recenti” (rispettivamente sabato 14 gennaio, h.17,30 e sabato 4 febbraio, h.16,30). E, ancora, una doppia puntata nel jazz e R&B con la Blue Moka e Fabrizio Bosso tromba (martedì 13 dicembre, h.11 e h.20,30), Gershwin con Enrico e Gabriele Pieranunzi (sabato 18 febbraio, h.17,30), la prima assoluta di “Mahler Remixed”, concerto-spettacolo sui generis (Christian Fennesz live electronics e chitarra, Lillevan live visulas), alla stregua di “Façade: An Entertainment”, con la Roma Sinfonietta, Ian Bostridge tenore (rispettivamente martedì 28 febbraio, h.20,30 e sabato 22 aprile, h.17,30). Ma il concerto più intrigante è senz’altro quello di sabato 4 marzo, h.17,30, “La Défense de la Basse de Viole contre les prétentions du Violoncelle”, da un testo comico del 1740 che, su musiche dell’epoca, narra di come la gloriosa viola da gamba (vedi Sainte-Colombe e Marin Marais) venga progressivamente ma inesorabilmente emarginata. Da non mancare. E, a proposito di viola, non si può non citare un virtuoso dei nostri giorni, Yuri Bashmet, che dirige I Solisti di Mosca (martedì 14 marzo, h.20,30).

Per informazioni sui concerti, prezzi ed elenco più dettagliato dei programmi 063610051/52 e www.concertiiuc.it

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