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L’antica Cencelle

  Agosto dell’846 d.C. una flotta saracena, distrutta la guarnigione di Ostia, risalì il Tevere mettendo a ferro e fuoco la basilica di San Paolo e tutta l’area intorno alla basilica di San Pietro. Non c’era difesa, così papa Leone IV fece edificare la cinta muraria (da cui deriva il termine di “città leonina”) e, nel contempo, provvide a mettere in sicurezza le cittadine della costa laziale, sottoposta continue scorrerie. In particolare Centumcellae, Civitavecchia, i cui abitanti furono trasferiti nell’entroterra, su una collina.

Veduta della c

E nacque Leopoli, piccolo borgo in posizione strategica, con vista sul fiume Mignone ed i Monti della Tolfa, consacrato nell’854 come sede episcopale.

  Diminuito il pericolo saraceno, dopo la sconfitta dell’849 ad Ostia, da parte della lega marinara voluta dal papa (le galere di Amalfi, Gaeta e Napoli), una parte tornò sulla costa, mentre il Castrum Centumcellensis si sviluppava. Quindi due centri, Civitas Vetula e Cencelle, che nel XII secolo divenne comune subendo una grossa trasformazione urbana. Sull’acropoli sorsero la cattedrale ed il palazzo comunale, potere religioso e potere civile, secondo una schema tipico del medioevo e, intorno, il tessuto abitativo.

osteria

L’economia era basata essenzialmente sull’artigianato e molte erano le botteghe, il fabbro, lo “scutellarius”, il calzolaio, il ceramista e non mancavano, naturalmente, le tabernae dove bere del buon vino. Poi, verso la fine del XIV secolo, iniziò lo sfruttamento delle miniere di allume e nel territorio di Cencelle si diffusero gli insediamenti agricoli, quale necessario supporto all’attività estrattiva. La cittadina divenne essa stessa una grande tenuta agricola e tale rimase fino al ‘600, quando iniziò la decadenza.

  Sulla sommità del colle svettano i ruderi delle torri che delineano il perimetro urbano e, quando arrivi in cima, ti cattura quel particolare fascino che si sprigiona dalle città morte laziali. I resti delle abitazioni e delle botteghe, la chiesa di San Pietro, l’area cimiteriale, il vento che soffia fra le rovine, ma la memoria di questo borgo ha una sua continuità ideale ai Mercati di Traiano. “Il sogno di un papa”, Leopoli-Cencelle rivisitata dalle origini, quando venne fondata in un luogo già abitato in epoca etrusca. II 9_ Morire nel terremotoUn sarcofago accoglie il visitatore, insieme all’epigrafe di papa Leone, poi le testimonianze si susseguono, non eclatanti (non c’è il pezzo da sballo, per così dire) e tuttavia con una sorta di fascinoso minimalismo che documenta bene il quotidiano dei cencellesi.

  Artigianato, dicevo, ed ecco reperti di ceramica, anche invetriata, boccali da osteria, strumenti per l’attività tessile, una gran copia di arnesi di metallo, sia a fini edili, di costruzione, sia riguardanti l’agricoltura.II 1_Elemento di scacco

Ma l’aspetto più interessante – ed intrigante – è quello ludico, testimoniato da una “tabula lusoria” e dai dadi e scacchi in osso (in particolare una pedina intagliata che è un piccolo capolavoro).

 Quindi non solo fatica nelle botteghe o nei campi ma anche spazio per il gioco e, infatti, le cronache parlano di uno “joculator”, una sorta di giullare, ma anche poeta e menestrello. Di contro la parte militare, fondamentale in un’èra non molto sicura, rappresentata da daghe, punte di freccia, dardi da balestra e, soprattutto, una cotta di maglia, che proteggeva il corpo dai colpi di spada e lancia.

  Anelli, bottoni, un resto di reliquiario del ‘300,macine da cereali (v’erano molti mulini) e resti lapidei, dallo stemma papale ai frammenti in “opus sectile” del pavimento della chiesa completano il quadro di questo antico borgo della maremma laziale. Che è ancora lì, sparso sulla collina, con le sue rovine fasciate d’erba e di silenzio.

 II 5-una patacca medievale

“Il sogno di un papa –  Forma e vita di una città medievale. Leopoli-Cencelle” ai Mercati di Traiano fino al 27 luglio. Da martedì a domenica h.9-19, biglietto euro 11 integrato Mostra e Museo, 9 Mostra e Museo ridotto. Per informazioni 060608, www.mercatiditraiano.it  e www.zetema.it  

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