É il governo Renzi, età media 46 anni 16 ministri di cui 8 donne la svolta generazionale, la prima promessa mantenuta dal premier incaricato che ieri ha sciolto la riserva..
Salito al Colle nel primo pomeriggio ha twittato dalle stanze di Napolitano “Arrivo, arrivo!”. L’iter per ottenere la fiducia al governo inizierà lunedì al Senato con il discorso programmatico. La «squadra» è quella uscita dal vertice con il leader dell’Ncd Angelino Alfano. Il quale rimane ministro dell’Interno ma lascerà la carica di vice, perdendo dunque quel legame che nel passato governo lo legava stretto a Enrico Letta. Il Ncd si ritiene soddisfatto: Beatrice Lorenzin Salute e Maurizio Lupi Infrastrutture conservano i loro ministeri e c’è l’impegno a far durare la legislatura fino al 2018 quando si voterà con una nuova legge elettorale e senza il Senato.
«Spero di aver indossato il vestito giusto», «scusate se ho fatto una pausa troppo lunga», «Il nostro maggiore elemento di forza è la concretezza», ha insistito esibendo un fare molto disinvolto. E quando gli è stato chiesto, semmai dovesse fallire, se sarebbe disposto a dimettersi, il segretario Pd ha risposto: «In questa vicenda per come sono andate le cose molti di noi si giocano qualcosa di più della carriere, si giocano la faccia, rischiamo per l’amore dell’Italia, il Paese non ha alternative». Il nodo più difficile da sciogliere è stato la scelta del ministro dell’Economia, caduta poi su Pier Carlo Padoan. La sorpresa Federica Mogherini agli Esteri al posto di Emma Bonino.
Sia Renzi che il presidente Napolitano hanno ringraziato Enrico Letta. Il capo dello Stato ha parlato di «clima di collaborazione istituzionale». Perché non c’è stato nessun braccio di ferro. «Le due ore e mezza di oggi non sono state di incontro tra me e il presidente incaricato ma di lavoro parallelo – ha spiegato Napolitano, io ho fatto un po’ il mio lavoro diciamo di routine».
In quanto alla possibilità che il prossimo sia un governo di legislatura l’inquilino del Quirinale è stato prudente, ha scisso i reciproci destini. «La mano sul fuoco, ha detto, non la possiamo mettere, speriamo che tutto vada per il meglio». Numeri alla mano Il governo Renzi nascerà con 4 ministeri senza portafoglio in meno: Pari opportunità, Sport e politiche giovanili, Affari europei, Coesione territoriale e Integrazione.
Il presidente della Camera Laura Boldrini che ieri ha ricevuto Renzi nel suo studio, «Sulle Pari opportunità ti sei comportato bene», ha detto accogliendolo. E Renzi ha scherzato«…è su tutto il resto che…».
Silvio Berlusconi ieri non ha risparmiato però qualche stoccata al nuovo primo Ministro, ai giovani dei club Forza Italia, riuniti nella sede di piazza San Lorenzo in Lucina, ha detto che l’ex sindaco di Firenze «ha la maggioranza nel suo partito», «ma non in Parlamento, dove molti deputati Pd sono dalemiani e bersaniani».
Finirà sotto il fuoco amico? : «Speriamo faccia bene, lo aspettiamo alla prova dei fatti». Ma poi è stato chiaro «É matematico, alle prossime elezioni vinceremo noi».
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