L’occhio della gallina
L’OCCHIO DELLA GALLINA – Autoritratto di Antonietta De Lillo
di Antonella D’Ambrosio
Un fatto assurdo, che non doveva capitare, è diventato il propulsore di un buon documentario grazie alla forza di volontà, al coraggio e alla perseveranza di una cineasta della bravura di Antonietta De Lillo. Per ricordarla a tutti: il suo lungometraggio “Il Resto di Niente”, il film che racconta, sullo sfondo della rivoluzione napoletana del 1799, la vita della nobildonna Eleonora Pimentel Fonseca mentre frequenta gli ambienti culturali dove si stanno diffondendo le teorie liberiste francesi, è stato evento speciale alla 61a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e vincitore di numerosi premi e riconoscimenti tra cui tre candidature ai David di Donatello, il Premio Flaiano come migliore sceneggiatura e cinque candidature ai Nastri d’Argento.
Ascoltiamo direttamente le parole della regista su “L’OCCHIO DELLA GALLINA” : “Ho fatto questo film per necessità e con poche aspettative, non avrei mai immaginato che la prima proiezione pubblica sarebbe stata in uno dei festival più importanti del mondo. Dalla prima veneziana abbiamo ricevuto tanti piccoli no e tanti grandi sì. Non posso negare la contentezza di essere in short list ai David di Donatello, sono grata alla commissione che l’ha selezionato, l’idea che i 1800 membri dell’Academy possano vedere il mio film mi fa molto piacere e ovviamente incrocio le dita.” Il 25 marzo il documentario è poi stato al Bif&st, il festival che si tiene a Bari, e Antonietta De Lillo, ingiustamente isolata da un certo mondo del cinema, dice: “…un festival in una regione a cui sento di appartenere, dato che sono di origine pugliese. In particolare sono fiera di ricevere un premio dedicato a Nico Cirasola – autore dell’indimenticabile “Focaccia Blues”. Pensare a lui mi fa venire in mente che non esistono più artisti e cineasti liberi e gioiosamente fuori da qualsiasi logica commerciale come lui. Nico Cirasola era un artista puro che ha realizzato delle opere a basso budget con tanta creatività che sono convinta siano state di maggior ispirazione di molte opere più istituzionali. Sono quindi felice che Bari lo ricordi con questo premio e onorata di riceverlo, mi piacerebbe un mondo, del cinema e non solo, che tornasse ad accogliere artisti scapigliati, inafferrabili, vitali e ricchi di ironia come lui. Per il resto, la gallina, spesso in coppia con “Il Resto di Niente”, continua il suo tour. L’unica cosa che non è ancora successa, e mi auguro succederà, è riprendere un dialogo costruttivo con chi l’ha interrotto ormai da troppo tempo”.
“L’OCCHIO DELLA GALLINA – Autoritratto di Antonietta De Lillo” interpretato dalla regista con Maria De Medeiros (Pulp Fiction), Carolina De Lillo Magliulo, Elisabetta Giannini, Alice Mariani, Marcello Garofalo, Luca Musella e Adele Pandolfi, è nella cinquina della sezione documentari dei David di Donatello; è sceneggiato dalla stessa regista con Laura Sabatino e in collaborazione con Alice Mariani ed è prodotto da Marechiarofilm con il contributo del Mic, della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania. Dopo vent’anni di onorata carriera e aver realizzato il suo miglior film, apprezzato dalla critica e considerato da alcuni un capolavoro che l’ha consacrata al grande pubblico, un’eclatante ingiustizia ha sbarrato la strada alla regista, relegandola ai margini del sistema cinema e impedendole, così, di realizzare un nuovo film di finzione. Antonietta, consapevole di saper fare il suo mestiere, non si è data per vinta e ha inventato questa nuova vivace formula di autoritratto che ripercorre la sua vita e carriera. Come l’occhio della gallina si chiude dal basso verso l’alto, cioè al contrario, la nostra regista, remando contro corrente, riafferma le doti culturali e artistiche e racconta il Cinema come strumento di cura e antidoto contro l’ingiusto isolamento. Con questo documentario, profondo, inusuale e a tratti divertente, che coinvolge una simpatica gallina, anzi due, si possono capire certi meccanismi interni alla filiera di questo mondo che, se non scardinati, ci priveranno di cineasti di valore. La cerimonia di premiazione dei David di Donatello 2025 sarà presentata dalla coppia inedita Elena Sofia Ricci e Mika e andrà in onda in prima serata su Rai1 il 7 maggio, in diretta dallo Studio 5 di Cinecittà.
Molto interessante Antonella.
E’ un incipit a seguire questa autrice.
Spero di riuscire anche a ricordarmi la data del 7 maggio in prima serata su Rai 1 per poterla ammirare in diretta dagli studioes di Cinecitta’.
Grazie, e un caro saluto
Lo vedrò senz altro ,giacché i tuoi suggerimenti si sono rivelati immancabilmente interessantissimi.