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Emilia Pérez

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                                        EMILIA PEREZ di Jacques Audiard

di Antonella D’Ambrosio


 Dal 9 gennaio si ha la possibilità di vedere nelle sale cinematografiche il film che ha fatto incetta di premi: “Emilia Pérez”, infatti, dopo il Premio della giuria e il Premio per la miglior interpretazione femminile all’intero cast all’ultimo Festival di Cannes, vincitore di 5 premi EFA (European Film Awards: miglior film, miglior regia, migliore attrice protagonista, miglior montaggio, migliore sceneggiatura) e ben 10 nomination ai Golden Globe, ne ha realmente conquistati ben 4 : Miglior film musical/comedy, Miglior film in lingua straniera, Miglior attrice non protagonista Zoe Saldaña e Miglior canzone originale “El mal” ed è anche un grande successo di pubblico alle anteprime.
 ”Emilia Pérez” è un film che non può essere incapsulato in un solo genere e tutti i generi che ingloba li amalgama con uno stile unico e inconfondibile. Rita (magnifica Zoe Saldaña), insoddisfatta del suo lavoro da avvocato al servizio di un grande studio, per il quale scagiona i criminali piuttosto che consegnarli alla giustizia, riceve un’incredibile offerta, del  tutto inaspettata: aiutare un potente boss del cartello messicano della droga a diventare la donna che ha sempre sognato di essere. Rita accetta l’incarico, ma questa scelta cambierà per sempre la vita di molti. Lo spunto iniziale, ci dice lo stesso Audiard, gli è venuto dalla lettura del romanzo “Écoute” del suo amico Boris Razon. Il film era originariamente concepito come un’opera lirica in quattro atti; la location delle riprese originariamente prevista in Messico è invece stata trasferita a un teatro di posa nei pressi di Parigi per permettere ad Audiard maggiore libertà in fase di lavorazione per le scene musicali. La colonna sonora strumentale è stata scritta da Clément Ducol; i brani del film sono stati composti dalla cantante Camille, mentre ai testi ha partecipato anche lo stesso Jacques Audiard; Selena Gomez ha cantato alcune canzoni, tra cui “Mi Camino”.
 Se è difficile vivere una vita, quanto sarà difficile cambiarla con una seconda? sembra dire il regista: nonostante i colori e la musica sostenuta, il film da musical diventa cupo e un vero melodramma: quasi che il Male possa campare indisturbato, mentre il Bene non ha vita facile. L’opera gode di un un cast eccezionale, da Edgar Ramirez a Mark Ivanir, alle attrici vincitrici del premio per la miglior interpretazione femminile al Festival di Cannes, Adriana Paz, Zoe Saldaña, Selena Gomez e la bella Karla Sofía Gascon, la prima donna transgender a ricevere il premio, che è veramente eccezionale in entrambi i ruoli, così diversi, che interpreta, grazie anche a un trucco ottimo: perfettamente calata nella parte, rende indimenticabile la doppia personalità del protagonista. Noi meno pessimisti sognamo un cineasta che riprenda la storia del narcotrafficante transgender per un finale veramente rivoluzionario che ricongiunga la famiglia. La colonna sonora è composta da 16 brani, mentre l’EP ne contiene solo 5, ma scelti tra quelli che spaziano su tutti i temi trattati: ingiustizia, patriarcato, violenza, memoria collettiva e solidarietà femminile con lo stile vorticoso di questa pellicola fuori dell’ordinario e pieni del pathos che la pervade, motivo  che rende questo film coinvolgente.

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