Farfalle a Ischia

Il mio regno per una farfalla

di Antonella D’Ambrosio

  Bella l’isola d’Ischia: è un piacere vederla perfino quando fa da sfondo a un film superficiale e vanesio che dura pure ben 100 minuti. In sala dal 13 giugno “Il mio regno per una farfalla” scritto, diretto e interpretato da Sergio Assisi, è prodotto da Gianluca Varriale e Alessandro Riccardi per VARGO in collaborazione con Quisquilie Production e distribuito da Veikula Distribution. Il ricco cast è composto da: Federica De Benedittis,  Giuseppe Cantore, Tosca D’Aquino, Barbara Foria, Anna Tangredi, e con Gianni Ferreri e Magdalena Grochowska, con la partecipazione  di Armando Pugliese e Benedetto Casillo, di Nunzia Schiano (Zia Iole) e Giobbe Covatta (Padre Gennaro).
 Questa la trama: Sasà (Sergio Assisi) è un nobile decaduto, figlio illegittimo del Barone Belladonna. Nato e cresciuto sull’isola di Ischia, ha eletto a sua reggia la suite di uno storico albergo fondato dal padre. Sasà seduce a suo modo un po’ tutti. Seduto al tavolino del bar in piazzetta, che funge da suo ufficio, elargisce fantasiosi consigli in cambio di libere donazioni. Donnaiolo impenitente e squattrinato bugiardo incallito, Sasà ha una dialettica shakesperiana tale da riuscire sempre a volgere le situazioni in proprio favore. I ristoranti gli fanno credito, al bar ha un conto aperto da sempre, il sarto Lulù gli cuce abiti su misura. Non ha il becco di un quattrino Sasà, ma ha un tesoro da difendere: la sua libertà. I personaggi che gli ruotano attorno sono: un amico fedele e compagno di avventure, Peppe, vittima dei suoi sfottò e complice degli intrighi amorosi, che di lavoro noleggia il suo gozzetto sia come taxi del mare sia per giri turistici attorno alle bellezze dell’isola, uno strampalato avvocato, una fidanzata, Sabrina, che, spalleggiata da sua madre Donna Luisella, vuole assolutamente sposarlo, una direttrice d’albergo che lo ritiene insopportabile, un parroco non convenzionale (Giobbe Covatta ) e una zia che vuole privarlo di tutto; non può mancare l’amore vero, che arriva all’improvviso a destabilizzarlo.

  Il film è girato interamente sull’Isola di Ischia. Le riprese hanno il patrocinio dei Comuni di Ischia e Casamicciola Terme. Molte scene sono state girate nel comune di Ischia, dando valore alle bellezze del Borgo di Celsa, con riprese al piazzale Aragonese e nella Cattedrale del Castello Aragonese. Sul corso principale di Ischia Porto e nella celebre Piazzetta San Girolamo. Nel caratteristico ristorante Duilio e nello stabilimento Balneare Ricciulillo, presso il Lungomare Cristoforo Colombo. Sono state fatte riprese in barca lungo le Coste adiacenti a Cartaromana e all’Hotel Delfini con sfondo del Castello e scogli di S.Anna. Nel comune di Forio sono state effettuate riprese al Belvedere di Zaro Presso il Porto di Casamicciola e nel Corso Luigi Manzi nei pressi della caratteristica Fontana. Le riprese di Ischia sono uno dei pochi motivi per vedere questo film e saranno sicuramente apprezzate dagli stessi abitanti dell’isola.
  C’è da chiedersi se per il mondo del cinema sia comunque meglio lavorare, e in ottime location come questa, anche se per opere inconsistenti.