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L’Art Bonus per salvare la Bellezza

  In via Merulana, a Largo Leopardi, proprio di fronte al Teatro Brancaccio, si trova l’unica, preziosa testimonianza di uno dei più lussureggianti Horti dell’antica Roma. E’ Il cosiddetto Auditorium di Mecenate, sorto come tutto il complesso dove un tempo erano i “puticoli”, cimitero dei poveri, all’epoca di Augusto fuori delle mura serviane (era vietato seppellire all’interno del pomerio). Gli Horti in pratica bonificarono la zona, essendo un insieme di costruzioni immerse nel verde e Svetonio cita una torre altissima dalla quale Nerone avrebbe assistito all’incendio di Roma suonando la cetra. Qui Mecenate, protettore delle arti, ospitava un cenacolo di intellettuali, faceva cultura e non a caso l’Auditorium è stato scelto per un convegno dove si è parlato proprio di cultura e della Bellezza che ci circonda e che dobbiamo preservare.

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  “Art Bonus – Mecenati di oggi per l’Italia di domani” è la campagna lanciata dal Ministero dei Beni Culturali per responsabilizzare tutti, enti, istituzioni, privati cittadini, in merito ad un patrimonio che, se ben amministrato, può produrre ricchezza anche in termini di Pil. L’Art Bonus, varato con la Legge n.106 del 29/7/2014, stabilisce un credito d’imposta per le erogazioni liberali nel campo della cultura. Esisteva già la possibilità di una facilitazione contributiva ma, come ha sottolineato Lorenzo Casini, professore di Diritto Amministrativo presso l’Università Sapienza di Roma nonché consigliere giuridico dell’On.Franceschini, la nuova legge rivoluziona le norme precedenti poiché si passa dal 19% al 65% in detrazione. Quindi un credito d’imposta non indifferente che può incrementare – e già lo sta facendo – il mecenatismo culturale, pubblico e privato.

  L’On.Franceschini, che ha voluto fortemente l’Art Bonus, specifica come in questo modo si crea anche un legame con il territorio, ritrovando una identità culturale che troppo spesso, per cause varie, si è smarrita. Ed ecco allora i diretti interessati che rendono testimonianza degli effetti positivi della norma, a cominciare da Piero Fassino, Presidente dell’ANCI e sindaco di Torino. Per lui l’introduzione dell’Art Bonus può davvero comportare un nuovo modello di sviluppo la cui centralità è la cultura, purché si avvii anche una corretta sinergia pubblico-privato. E sullo stesso registro sono gli interventi di Matteo Biffoni, sindaco di Prato, Mattia Palazzi, sindaco di Mantova, e Siria Trezzi, sindaco di Cinisello Balsamo, centri grandi e piccoli che stanno sperimentando i benefici dell’Art Bonus, con donazioni pubbliche e di privati. L’importante, come puntualizza Sofia Bosco, Direttore Sede di Roma e Rapporti Istituzionali FAI, è che i proventi delle elargizioni vengano subito impiegati e non restino in parcheggio. Ciò che conta è evitare impasse burocratiche e il FAI , che da anni svolge la sua preziosa attività di salvaguardia della nostra Bellezza, sa bene come snellire i vari passaggi e rendere subito operative le donazioni.

  Importante la trasparenza ed è quanto avviene, dacché tutto viene messo in rete e chiunque può consultare l’elenco dei donatori ed avere un quadro completo delle operazioni in atto. Ed è proprio grazie alla trasparenza e, ovviamente, l’impennata in alto del bonus fiscale, che sono aumentate le erogazioni liberali: infatti i dati al 20 ottobre di quest’anno parlano di circa 34 milioni di euro raccolti, divisi per tipologie. In testa le imprese, poi gli enti e infine i privati, non molto (946.811 euro), ma è solo l’inizio e presto anche i singoli donatori  capiranno come bastano pochi euro che, sommati a tanti altri, possono salvare un frammento della nostra storia. Gli interventi finora sono 272 e riguardano non solo monumenti e beni culturali ma fondazioni lirico-sinfoniche ed enti e istituzioni pubbliche dello spettacolo (per le biblioteche è in atto un altro tipo di crowdfunding, sempre avendo come base l’Art Bonus).

  In conclusione nel campo dei beni culturali si sta finalmente muovendo qualcosa e basta visitare il sito dell’Arcus, la società che fa da mediazione con il Ministero, per rendersi  conto dell’interessante e costruttivo work in progress che ha per oggetto la Bellezza. Affinché possiamo trasmetterla nel modo giusto alle generazioni che verranno e tutti ne siamo responsabili e tutti possiamo fare qualcosa, diventando grandi o piccoli mecenati: basta volerlo.

Per capirne di più invito a visitare il sito www.artbonus.gov.it ed anche  ww.arcusonline.org. Per le biblioteche www.biblioraising.it

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