mulberry bags mulberry outlet mulberry sale mulberry handbags mulberry bag mulberry bags mulberry outlet mulberry sale mulberry handbags mulberry bag mulberry purse mulberry bayswater mulberry outlet york mulberry factory shop mulberry uk mulberry purse mulberry bayswater mulberry outlet york mulberry factory shop mulberry uk sac longchamp saint francois longchamp sacs longchamp sac longchamp pliage longchamp pas cher Babyliss Pro Perfect Curl babyliss curl secret babyliss perfect curl babyliss babyliss pro

Luce

                                                     unnamed

di Antonella D’Ambrosio


 Lascia in una atmosfera di dubbio e pronti a voler scoprire questo film fascinoso che pur ci incanta anche con scene da documentario, come quelle girate nella fabbrica dove la protagonista lavora. LUCE, seconda opera di finzione di Silvia Luzi e Luca Bellino, cineasti di documentari, arriva in sala il 23 gennaio, distribuito da Barz and Hippo; è una produzione Bokeh Film, Stemal Entertainment con Rai Cinema, prodotto da Donatella Palermo. Contribuiscono a renderlo intrigante i bravi interpreti: la protagonista, una prodigiosa Marianna Fontana e Tommaso Ragno, che ci mette solo la voce, ma che voce. Dicono i due registi: «In LUCE siamo tornati a temi a noi cari come la famiglia e il lavoro, provando a non tradire il nostro pensiero sulla realtà e sull’immagine, le nostre convinzioni sui fragili confini tra vero e falso. Volevamo continuare a raccontare il rapporto con il potere, che sia padre o padrone, quel potere che quando è famiglia ti schiaccia e quando è lavoro ti aliena. Abbiamo provato a farlo attraverso il tumulto di una giovane donna in un contesto che la vuole operaia, ignorante, sottoposta, e che la induce a una scelta malsana alla ricerca di un’assenza e di una voce che diventano vita parallela. Forse inventata, o forse più vera del vero. Il metodo di lavorazione è quello che amiamo: una sceneggiatura riscritta giorno per giorno, luoghi veri, persone reali, riprese in sequenza, una recitazione che non è più finzione ma messa in scena di se stessi. LUCE è per noi una storia di pelle, di voci e fatica, dove tutto è reale ma non tutto è vero».
 Tutto il film è basato su questa dicotomia tra vero e falso: è veramente la voce del padre quella che l’operaia sente al telefono ? Se lo chiede il pubblico e lo chiede lei stessa. All’inizio del film assistiamo ad un armeggiare notturno: l’innominata protagonista è intenta a legare, con l’aiuto di una persona amica, un cellulare con un biglietto a un drone. Si guardano intorno, paurosi di essere scoperti, evidentemente stanno facendo qualcosa di proibito: a chi e in quale luogo vogliono recapitare l’oggetto? Effettivamente vediamo un muro, immerso nel buio e il drone che supera il cartello: “Zona militare limite invalicabile”. Dopo questa operazione la ragazza comincia a ricevere strane telefonate: all’altro capo c’è qualcuno che si palesa ma non si palesa. Lei continua a lavorare e a fare la sua vita, ma le telefonate la raggiungono e la mettono sempre più in agitazione: è gioia la sua?
 Una sceneggiatura riscritta giorno per giorno, luoghi veri, persone reali, riprese in sequenza – dicono i registi – una recitazione che non è più finzione ma messa in scena di se stessi. LUCE è per loro una storia di pelle, di voci e fatica, dove tutto è reale ma non tutto è vero. E ciò rappresenta il salto dal documentario al film: hanno saputo creare una perfetta atmosfera sospesa e inquietante e ora potranno osare di più con la prossima opera.
 Mercoledì 12 febbraio, cioè prima dell’uscita ufficiale, Tommaso Ragno sarà presente in sala alla proiezione delle 19:30 al Cinema Farnese di Roma per una serata speciale dedicata alla sua suggestiva interpretazione solo voce con l’evento “La Voce del Padre”. Un singolare a tu per tu tra l’attore e Pedro Armocida, vice presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, che darà la possibilità di conoscere i segreti e le difficoltà di questa speciale interpretazione. “Come si può non accettare un ruolo che è il massimo del fantasma, un fantasma che diventa suono”, così Tommaso Ragno racconta questa sfida: un personaggio etereo, mai visibile eppure protagonista di un suggestivo dialogo a distanza; una voce che parla a volte come un padre, altre come un padrone, diventando la ragione intorno a cui ruotano le scelte della protagonista, interpretata da Marianna Fontana.

unnamed

Inserire un commento

L'indirizo di email non verrà pubblicato.




WordPress SEO fine-tune by Meta SEO Pack from Poradnik Webmastera