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Quel seme che germogliò ad Assisi

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                                            Quel seme che germogliò ad Assisi

di Antonio Mazza

  “Viveva ad Assisi, nella valle spoletana, un uomo di nome Francesco”. E’ l’incipit della “Vita prima di San Francesco” scritta da Tommaso da Celano nel 1228-9. E, scorrendo il testo, “Quanto era incantevole, stupendo e glorioso nella sua innocenza, nella semplicità della sua parola, nella purezza di cuore, nell’amore di Dio, nella carità fraterna, nella prontezza dell’obbedienza, nella cortesia, nell’aspetto angelico”. Un uomo che, con la sua levità d’animo, ha improntato di sé un’epoca, in una visione “totale” della vita, dove ogni essere ha il suo ruolo come parte integrante dell’armonia universale. E il movimento che da lui germogliò, il francescanesimo, si è sviluppato nei secoli non solo nelle opere, la “pietas” verso “omnis mundi creatura”, ma nel pensiero, una preziosa testimonianza culturale in ogni campo della conoscenza, come si evince dalla mostra a Palazzo Braschi, “Laudato Sie: Natura e Scienza. L’eredità culturale di frate Francesco”. La mostra a cura di Paolo Capitanucci e Cecilia Panta, è promossa dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e organizzata dalla St.Francis Day Foundation con il Sacro Convento di Assisi, l’Italian Academy Foundation e l’Associazione Antiqua con il patrocinio del Comune di Assisi.

"Libro della Genesi" (XIII secolo)

“Libro della Genesi” (XIII secolo)

  93 opere, fra manoscritti e libri, del Fondo antico della Biblioteca comunale di Assisi, conservati presso il Sacro Convento, che testimoniano di un lungo cammino dove figurano anche sapienti e papi francescani (Bonaventura di Bagnoregio, Ruggero Bacone, Duns Scoto, Guglielmo di Occam, Niccolò IV, Sisto IV, Sisto V, Clemente XIV). E’ quindi, nata dal seme di Assisi, come una totalità che ben esprime l’installazione all’ingresso della mostra, con la Madre Terra e i quattro elementi che fluiscono liberi eppure interrelati fra loro, perché tutto, nell’ideale francescano, è connesso: tutto è uno. Ed è la Conoscenza che si rivela nel percorso della mostra, in origine il “Libro della Scrittura”, e qui teologia e filosofia dialogano in armonia, con volumi di pregio, come il “Libro della Genesi” (XIII secolo), con una vivace rigatura miniata al centro, “Questioni disputate e quodlibetali” (XIII sec.) di Nicolò da Lira, “Libro dei sei principi” (XIII sec.) di Gilberto Porretano, “Breviloquio” (XIV sec.), di Bonaventura di Bagnoregio, il “Doctor Seraphicus” amico di San Tommaso d’Aquino, “Timeo” di Platone, versione del V-IV secolo a.C. ripresa nel testo a cavallo fra XII e XIII secolo e, importanti perché denotano l’interesse francescano per lo scibile umano, senza preconcetti, sono i “Vari trattati aristotelici, trattati arabi tradotti in latino sulle proprietà degli elementi” (secoli XIII-XIV).

"Libro dei sei principi" (sec. XIII) di Gilberto Porretano.

“Libro dei sei principi” (XIII secolo) di Gilberto Porretano.

  E’ il senso ed il gusto del sapere enciclopedico che dalla parola cesellata sui testi dagli amanuensi (vedi paragrafo precedente) si trasferisce sulla carta stampata (la prima tipografia d’Italia nasce a Subiaco, nel 1464). Libri notevoli come  “Etymologiarum opus” (Venezia 1483) che ripropone il testo del VII secolo di Isidoro di Siviglia, teologo e Dottore della Chiesa, “Margaritha philosophica” (Basilea 1517), di Gregor Reisch,  “Theatrum mundi et temporis” (Venezia 1588), di Giovanni Paolo Gallucci, “De genuinis rerum coelestium” (Francoforte 1601) di Bartolomeo Anglico, e in particolare “Arbor scientiae” (Lione 1635), del maiorchino Raimondo Lullo, compendio filosofico e teologico di un grande mistico medievale. E, quasi un’anticipazione della Treccani, “Biblioteca universale” (Venezia 1701) del francescano Vincenzo Coronelli, che ritroviamo con il suo “Atlante Veneto” (Venezia 1695) nella sezione dedicata all’astronomia e geografia. Qui interessanti “Summa astrologiae  iudicialis” (Venezia 1489) di Giovanni di Eschenden, “Sphaera mundi” (Venezia 1501) di Giovanni Sacrobosco, “Astronomia reformata” (Bologna 1665) di Giovanni Battista Riccioli, “Opere” (Padova 1744) di Galileo Galilei.

"Arbor scientiae" (1635) di Raimondo Lullo.

“Arbor scientiae” (1635) di Raimondo Lullo.

  E’ davvero un navigare nel gran mare della Conoscenza, dove all’orizzonte si alternano i vari settori dello scibile. E sono volumi preziosi non solo in sé, ma come tasselli del sapere, “Trattato della prospettiva” (sec. XIII-XIV) di Giovanni Peckham, uno studio del francescano Luca Pacioli su Euclide (“Opera…Lucas Paciolus..emendavit”, Venezia 1509), “Mathematicae collectiones a Federico Commandino urbinate” (Pesaro 1588) di Pappo Alessandrino, “Lexicon mathematicum”(Roma 1690) di Girolamo Vitali, “Arithmeticae theoria, et praxis editio novissima” (Roma 1779) di Giuseppe Tamagna. E dalla matematica alla fisica, con il francescano Guglielmo di Ockham (famoso per il suo “rasoio”), “Super libros phisicorum” (XIV secolo), ancora Lullo, “De virtute magnetis” (s.l.1520), “Philosophia sensuum mechanica” (Venezia 1756) di Fortunato da Brescia, “Dei conduttori per preservare gli edifizj da’ fulmini” (Venezia 1778) di Giuseppe Toaldo. E da qui all’alchimia il passo è breve, materia che, pur se in odore di eresia, i francescani consideravano comunque parte, magari distorta, del sapere umano.

"Praeciosa ac nobilissima artis chymiae collectanea" (Norimberga 1554) di Giano Lacinio. Al centro il forno alchemico, Atanor.

“Praeciosa ac nobilissima artis chymiae collectanea” (Norimberga 1554) di Giano Lacinio. Al centro il forno alchemico, Atanor.

  “Liber Compostelle” (XV secolo) di Bonaventura da Iseo, varie summae e compendi dei secoli XVI-XVII ma soprattutto “Praeciosa ac nobilissima artis chymiae collectanea de occultismo ac praeciosissimo philosophorum lapide” (Norimberga 1554) di Giano Lacinio, un francescano alchimista che questa scienza interpretò in chiave cristologica (il processo di trasmutazione alchemica come metafora di morte-resurrezione). Torniamo nella realtà vissuta con la medicina, “Ricetta per fare acqua celestiale e il balsamo…(sec. XV-XVI), “Della conservazione del huomo” (sec. XVII-XVIII), “Expositio in Aphorismos Hippocratis” (Padova 1477) di Giacomo da Forlì, “De umani corporis fabrica libri septem” (Venezia 1568) del fiammingo Andrea Vesalio, il primo anatomista della storia, “Mellificium chirurgiae or The marrow of chirurgery” (Londra 1685) di James Cooke. E si giunge alla sezione finale “Cum tucte le tue creature: piante, animali, uomini”, “Herbolario volgare” (Venezia 1536) di Iacopo Dondi, “Ornithologiaie” (Bologna 1562), di Ulisse Aldrovandi, dove l’immagine del pellicano che si squarcia il petto per nutrire i figli è l’allegoria della Chiesa, “Appunti dei frati infermieri: l’erba lunaria maggiore” (XVIII sec.) e, una curiosità antropologica che anticipa di secoli le teorie di Lombroso, “La metoscopia overo commensuratione delle linee della fronte” (sec.XVII-XVIII) e “Metaposcopia” (parigi 1658) di Girolamo Cardano.

"Ornithologiaie" (Bologna 1562), di Ulisse Aldrovandi.

“Ornithologiaie” (Bologna 1562), di Ulisse Aldrovandi.

  Ma tutto si rispecchia in tutto, e la fine del percorso che però, simbolicamente, è anche l’inizio riconduce all’anelito universale del Laudato sie, la preghiera sommessa e sublime che si effonde dalle opere esposte. In primis il “Cantico di Frate Sole” (XIII secolo), poi la Leggenda minore di San Francesco” (XIV sec.) di Bonaventura di Bagnoregio, i “Fioretti” (XIV sec.), “Memoriale nel desiderio dell’anima – Vita seconda di San Francesco” (XIV sec.) di Tommaso da Celano. E la continuità ideale è nell’enciclica del 2015 di papa Francesco, quel riconoscersi in una casa comune, ma siamo figli purtroppo ben poco attenti alla salute di nostra Madre Terra…

"Cantico di Frate Sole" (XIII secolo, di frate Francesco. )

“Cantico di Frate Sole” (XIII secolo) di frate Francesco.

“Laudato Sie: Natura e Scienza. L’eredità culturale di frate Francesco” a Palazzo Braschi fino al 6 gennaio 2025. Da martedì a domenica h.10-19. Biglietto euro 11. Per informazioni 060608 e www.museodiroma.it

 

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